l'Astrofilo giugno 2013

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ effetto serra. Que- sto viene visto co- me indispensabile al mantenimento di una temperatu- ra accettabile, con- siderando che Ke- pler-62f riceve dal- la sua stella solo il 40% dell'energia che la Terra riceve dal Sole. Quelle me- desime condizioni sarebbero invece non auspicabili per Kepler-62e, il quale ri- cevendo il triplo dell'energia ricevuta dal suo vicino sarebbe un umidissimo forno. Diverse composizioni delle atmosfere po- trebbero invertire le sorti dei due piane- ti, con Kepler-62e che diventa ospitale e Kepler-62f che si trasforma in un freezer. L'unico modo per sapere quale scenario si confà alla realtà è quello di osservare diret- tamente le loro atmosfere, attività sicura- mente alla portata dei telescopi della prossima generazione. Secondo L. Kaltenegger, D. Sasselov e S. Rugheimer, autori di uno dei di- versi articoli dedicati a queste sco- perte e apparsi sulle ultime edizioni di Science e The Astrophysical Jour- nal , qualora uno dei tre pianeti po- tenzialmente abitabili fosse un waterworld (un pianeta d'acqua, al- meno in superficie), la sua analisi spettrale durante i transiti dovrebbe rilevare impronte tipiche a seconda della posizione del pianeta all'in- terno della zona abitabile, ma come si può immaginare ciò può essere fatto solo nel corso dei transiti. Rimandando l'incognita della compo- sizione atmosferica a tempi futuri, si I l grafico a fianco rappresenta la rela- zione attesa fra massa e raggio (ovvero la densità media) per diversi pianeti. La legenda indica la composizione chimica prevalente. Ci sono indizi che portano a considerare Kepler-62e e Kepler-62f par- ticolarmente ricchi di acqua. Kepler-11b e Kepler-11f sono evidentemente dei mini- Nettuno gassosi. [L. Kaltenegger (MPIA)] Q uesto raffron- to è indicati- vo di come nell’ul- timo anno abbon- dante gli astrono- mi si siano avvici- nati a scoprire pianeti grandi co- me la Terra. Ke- pler-62f è l’ultimo scoperto e confer- mato in ordine di tempo. [NASA/ Ames/JPL-Caltech] null’altro. L'opinione più diffusa è comun- que quella che i due corpi abbiano masse ti- piche dei pianeti terrestri e che la loro eventuale abitabilità dipenda principal- mente dalla composizione della loro atmo- sfera. Secondo Borucki, affinché Kepler-62f possa offrire condizioni adatte alla vita come noi la conosciamo è necessario che abbia, oltre a una superficie terracquea, anche un'atmosfera ricca di anidride carbo- nica, in grado di favorire la presenza di un

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