l'Astrofilo giugno 2013
NEBULOSE ASTROFILO l’ lo si muove a una velocità maggiore di quella dell'anello stesso e favorisce così la formazione di quelle piccole strutture opa- che che si stagliano nettamente sul fondo brillante della nebulosa e che sono simili, seppur in scala minore, ad alcune conden- sazioni presenti nelle nebulose diffuse che producono nuove stelle. Nel caso di M57 non si tratta ovviamente di bozzoli stellari, ma più semplicemente di nubi di gas più dense della media, che offrono una mag- giore resistenza all'azione dispersiva della radiazione ultravioletta proveniente dalla nana bianca. Un “effetto ombra” prodotto da quelle stesse nubi sull'anello gli conferi- scono un caratteristico aspetto raggiato. Oltre che a fornire una precisa morfologia tridimensionale di M57, il lavoro del team di O'Dell sulle immagini di Hubble ha per- A sinistra viene mostrata la struttura tridimen- sionale della Ring Nebula attraverso un video che ne evidenzia ogni pe- culiarità, ricostru- endo al computer tutte quelle parti e prospettive non direttamente ap- prezzabili dal no- stro punto di os- servazione. [NASA, ESA; G. Bacon, F. Summers and M. Estacion (STScI)] G eometria e struttura della Ring Nebula in visualizzazio- ne quasi equatoriale. Come si no- ta facilmente, siamo molto lonta- ni da quella semplicistica inter- pretazione della forma ad anello adottata per oltre due secoli. [NASA, ESA, and A. Feild (STScI)] La distanza di M57 non è nota con preci- sione, ma viene comunemente accettato il valore di 2000 anni luce. Se questa distanza è esatta, l'espansione dei gas che formano l'anello più brillante avviene a una velocità di circa 70000 km/h, valore dedotto dal con- fronto fra le immagini più recenti e quelle prese sempre da Hubble nel 1998. Noto quel valore, O'Dell e colleghi hanno stimato che il gas ne- bulare iniziò la sua espan- sione circa 4000 anni fa. Ad espellerlo fu una stella non molto più massiccia del Sole, durante la fase di gigante rossa. In quella fase le stelle di tipo solare soffiano via gli strati più esterni, mettendo a nudo il caldissimo nucleo, che al termine del processo evolu- tivo diventa un astro degene- re, una nana bianca, il cui de- stino è quello di raffreddarsi lentamente e di spegnersi, se non intervengono prima fat- tori esterni. La nana rimasta al centro della Ring Nebula è ben visibile nelle immagini di queste pagine, come stellina di magnitudine 15,7. Curiosamente, il gas molto ra- refatto posto fra la nana bian- ca e la parte interna dell'anel-
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