l'Astrofilo giugno 2013
GALASSIE ASTROFILO l’ submillimetrica registrata da APEX. Il salto di qualità compiuto con il passaggio ad ALMA è presto riassunto: la profondità delle sue immagini è 3 volte superiore a quella offerta dai migliori strumenti dello stesso tipo pre- cedentemente utilizzati; la risoluzione ango- lare è migliore di un fattore superiore a 10, raggiungendo ora 1,5 arcosecondi contro i 19 arcosecondi di APEX; quest'ultimo spar- pagliava l'emissione delle sorgenti su un' area circa 200 volte più ampia di quella regi- strata con ALMA; in poche ore di osserva- zione, con solo ¼ di ALMA il team di Hodge ha prodotto più materiale sulle galassie sub- millimetriche di quanto ne abbiano pro- dotto tutti gli altri telescopi simili negli ultimi 15 anni. Dai risultati del nuovo lavoro, che sarà pubblicato prossimamente su The Astrophysical Journal , è emerso, fra l'altro, che i tentativi precedenti di identificare le controparti infrarosse e radio di sorgenti submillimetriche erano sbagliati in almeno ⅓ dei casi e che una metà delle oltre 120 sorgenti esaminate si sono rivelate essere in realtà gruppetti di galassie confuse in un' unica struttura dalle basse risoluzioni pre- ALMA. Riuscendo a distinguere le singole galassie e a stimare così i tassi di formazione stellare per ciascuna di esse, i ricercatori han- no trovato valori più ragionevoli e scongiu- rato la possibilità che la loro struttura sia a rischio smembramento. In pratica, l'aver pre- cedentemente accorpato più galassie di pic- cole dimensioni in singole e più grandi ga- lassie aveva portato a sovrastimare il già ele- vato tasso di formazione stellare che carat- terizza quella classe di oggetti. Il lavoro del team di Hodge ha dunque get- tato le basi per futuri studi sulle proprietà delle galassie submillimetriche, che saranno condotti principalmente con la schiera di an- tenne di ALMA al gran completo. Ciò per- metterà di mostrare anche la forma delle singole galassie e forse di ricostruire la dina- mica delle fusioni che hanno dato origine alle loro peculiarità. n Q uest’ultima selezione di galassie submilli- metriche sottoli- nea ancora una volta l’ecceziona- le risoluzione raggiunta da ALMA, anche solo utilizzando ¼ delle antenne oggi disponibili. Le galassie di campo (bluastre anche in questo caso) fotografate da Spitzer sono visibilmente me- no nitide, pur es- sendo state pre- se dallo spazio e in infrarosso, do- minio ben più collaudato di quello submilli- metrico. [ESO]
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