l'Astrofilo giugno 2013

GALASSIE ASTROFILO l’ A sinistra ab- biamo una piccola sezione del Chandra Deep Field South, ricavata som- mando immagini profonde otte- nute con i tele- scopi spaziali Chandra e Hub- ble in oltre 1100 ore di posa. Se sfocassimo l’im- magine, molte galassie si con- fonderebbero le une nelle altre, esattamente ciò che è avvenuto in banda submilli- metrica prima di ALMA. [NASA] Sotto, una sele- zione delle galas- sie viste in alta risoluzione con ALMA, sovrappo- ste a immagini IR di Spitzer. [ESO] dell'universo, quella in cui ci fu un'iperpro- duzione di stelle, innescata da un sostenu- to tasso di fusioni fra galassie primordiali, quelle stesse fusioni che avrebbero poi dato forma all'universo a noi contemporaneo. La correlazione fra galassie submillimetriche e galassie caratterizzate da iperproduzione stellare si deve al fatto che dove nascono tantissime stelle, incluse quelle di e- normi dimensioni dalla vi- ta breve, si forma anche tantissima polvere, la qua- le assorbe la radiazione ul- travioletta e visibile irra- diata dalle stelle, reirra- diandola complessivamen- te a lunghezze d'onda di gran lunga maggiori: in- frarosso, onde submillime- triche e millimetriche, fino alle onde radio. Ciò com- porta che per capire che cosa avviene in quelle pro- lifiche galassie è indispen- sabile osservarle anche ol- tre l'infrarosso. Se però gli strumenti utilizzati a quel fine non garantiscono una adeguata risoluzione, ogni sorgente appare come una indistinta macchia sfocata, di dimensioni an- golari notevolmente superiori a quelle della sorgente vera e propria, e può ingenerare confusione nell'attribuzione delle contro- parti in domini diversi dello spettro, soprat- tutto in presenza di campi densamente po- polati di galassie. Questa situazione aveva

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