l'Astrofilo giugno 2012

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ confermato la stretta parentela, arrivando a mettere in relazione materiale scavato a di- verse profondità dall'impatto con diversi tipi di acondriti basaltiche: le eucriti e le hawar- diti proverrebbero dalla crosta di Vesta, le diogeniti invece dal suo mantello. L'aver messo in relazione meteoriti ritrovate sul no- stro pianeta e la struttura da impatto che le generò ha permesso di datare con suffi- ciente precisione l'epoca della collisione, fis- sandola a circa 1 miliardo di anni fa. Dunque un evento relativamente recente nella storia del sistema planetario, tenendo conto che crateri con diametri dell'ordine dei 500 km si formavano molto sporadicamente già in epoche molto più remote persino sui pianeti rocciosi, che per via delle ben maggiori di- mensioni avevano molte più probabilità di essere colpiti. Che un grosso proiettile (10-20 km di diametro) abbia centrato in pieno un oggetto tutto sommato piccolo come Vesta 1 miliardo di anni fa è quindi qualcosa di no- tevole, ma che un evento praticamente iden- tico si fosse già verificato nella stessa regione del polo sud un altro miliardo di anni prima ha dell'incredibile. Eppure è proprio così: dalle mappe topografiche della superficie di Vesta, disegnate grazie alle osservazioni di Dawn, è stato recentemente confermato il fatto che Rheasilvia si sovrappone per oltre 1/3 della sua estensione su un precedente cratere di circa 400 km di diametro, ora de- nominato Veneneia, formatosi appunto 2 miliardi di anni fa. La presenza delle due for- mazioni è stata ulteriormente evidenziata M appa topografica della regione polare sud di Vesta, con evidenziate le due gi- gantesche strutture denominate Rheasilvia e Veneneia, generate da impatti di asteroidi av- venuti rispettivamente 1 e 2 miliardi di anni fa. La scala colore indica le altezze delle con- formazioni geologiche. La mappa è stata deri- vata dalle migliaia di immagini prese dalla sonda Dawn da un’altezza media di 680 km. La risoluzione è di circa 60 metri/pixel. [NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/PSI] L ’area montuo- sa Aricia Tholus posta poco a nord dell’equatore di Vesta. A differen- za dell’emisfero sud, trasformato dalla presenza dei due grandi bacini da impatto, nel- l’emisfero nord sono ancora pre- senti antichissime formazioni nate oltre 2 miliardi di anni fa. [NASA/JPL Caltech/UCLA/MPS DLR/IDA]

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