l'Astrofilo giugno 2012

STRUMENTI retta verso lo specchio primario, ma per contro lo strumento ri- sulta praticamente inutilizzabile visualmente, poiché il fuoco si trova troppo spostato verso l’esterno. Per ovviare al problema la casa costruttrice ha pensato di fornire di serie un’apposita pro- lunga da 2’’, che aggiungendo 3 cm ai 4 del naso del focheggia- tore permette la messa a fuoco anche in visuale. Sia la prolunga sia il focheggiatore sono provvisti di due viti di serraggio e di una flangia interna di bronzo che con- sentono di sostenere saldamente l’oculare o la camera digitale (o il CCD), tenendo il più possibile cen- trato l’asse ottico. A corredo dello strumento viene dato un oculare Meade (serie 4000) 15 mm da 2’’, con un campo apparente di 70°. Per chi avesse oculari da 31,7 viene fornito di serie anche un apposito riduttore. Sia la pro- lunga che il riduttore hanno una filettatura interna per ospitare fil- tri da 2’’. Per quanto riguarda lo specchio primario, è montato “a nudo” nella sua cella ed è colli- mabile tramite il solito sistema di vite e controvite, ma vista la criti- cità della collimazione di un f/4, nel modello qui presentato tutte le viti di regolazioni del primario sono predisposte di un pomello plastico di generose dimensioni e colori diversi: scuro, regola; chiaro, blocca. Purtroppo come spesso accade, le molle di controspinta non sono particolarmente “dure” e ciò non agevola l'operazione. Molto funzionale invece la ven- tola che dietro la culatta aiuta a velocizzare la termostatazione dello specchio. Dalla parte oppo- sta troviamo il cercatore, un 8x50 di buona fattezza, che per la re- golazione utilizza il collaudato sistema a tre viti di cui una auto- centrante. Da notare che, a differenza di tutti gli altri stru- menti Bresser della serie Messier, il cercatore del PN-203 non è do- tato di illuminatore. Il tubo del riflettore è in lamiera di alluminio, spessa meno di un millime- tro; l'interno è liscio e ver- niciato nero opaco, idem per il bordo del secondario e per tutti i dadi di fissaggio del focheggia- tore e del supporto del cercatore, ciò ovviamente per ridurre al minimo i riflessi indesiderati. La dimensione particolarmente compatta del tubo, 700 mm di lunghezza per 235 mm di diame- tro, non deve però trarre in in- ganno circa il suo peso: anche senza ottiche e senza cercatore il PN-203 sfiora i 9 kg. Contrariamente a quanto si possa pensare di un Newton, questo f/4 non è esattamente uno strumento tuttofare: per il breve rapporto focale, l’ostruzione dovuta al se- condario è significativa e ciò causa una perdita di contrasto che non invoglia l'osservazione plane- taria ad alti ingrandimenti, peral- tro non facile da praticare proprio a causa della breve focale. Per contro, essendo uno strumento molto luminoso, consente pose relativamente brevi su nebulose e galassie, attività nella quale l'unico vero limite è la mancanza nel catalogo Bresser di un corret- tore-spianatore dedicato, da uti- lizzare nella ripresa di oggetti angolarmente molto estesi con sensori a grande campo. n

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