l'Astrofilo giugno 2012

CORPI MINORI ASTROFILO l’ I l disco di polveri di Fomalhaut ri- preso dal telesco- pio spaziale Hub- ble nel 2004 e nel 2006. Confron- tando più imma- gini è stato indivi- duato un possi- bile pianeta (indi- cato nel riquadro) che si troverebbe a 17 miliardi di km dalla stella. La chiazza nera cen- trale è stata pro- dotta dal corono- grafo utilizzato per schermare la luce della stella, evidenziando così il disco. [NASA, ESA and P. Kalas (University of California, Berke- ley, USA)] patibile con le temperature e le proprietà di diffusione della luce registrate a diverse lun- ghezze d’onda dai due telescopi. Quella delle dimensioni dei grani di polvere non è una questione trascurabile, fine a sé stessa. Fomalhaut è infatti una stella 20 volte più giovane e 2 volte più grande del Sole, ed esercita quindi una pressione tanto più rilevante sui grani quanto più questi sono piccoli. A conti fatti, considerando che la gran parte è di pochi micron e che prima di formare i conglomerati sono comunque slegati gli uni dagli altri, il disco a quest’ora dovrebbe essere già stato spazzato via dal D ue esempi di conglomerati di grani di polvere cometa- ria, derivanti dalla consunzione di comete del nostro sistema solare, ma sicuramente molto simili ai grani che compongono il disco di Fomalhaut. La loro struttura “soffice” con ampi spazi vuoti fa sì che diffon- dano la luce sia come se fossero singoli grani di pochi micron sia come se fossero particelle di taglia maggiore. [NASA] vento e dalla radiazione stellare, ma poiché così non è significa che la polvere dispersa viene costantemente rimpiazzata da nuova polvere. Ma come? Guardando al nostro sistema solare, dove quel tipo di grani e i loro conglomerati non mancano, notiamo che a produrli è il disfa- cimento delle comete; è quindi ragionevole supporre che il disco di Fomalhaut possa es- sere continuamente rifornito di polvere dalla distruzione di comete. Per mantenere una struttura tanto ampia, circa 260 unità astronomiche, è però necessario che il nu- mero di oggetti coinvolti sia elevatissimo: si

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