l'Astrofilo giugno 2012

27 ASTROFILO l’ ete alhaut GIUGNO 2012 CORPI MINORI A lla metà degli anni ’80 veniva ufficia- lizzata la scoperta di un disco di pol- veri attorno a Fomalhaut (alfa Piscis Austrini), una stella di magnitudine 1,7, di- stanze 25 anni luce. La notizia fece scalpore perché era la prima volta che si osservavano attorno a una stella tracce di quello che po- teva essere un sistema planetario in forma- zione, dunque qualcosa di molto simile a ciò che 4,5 miliardi di anni prima era capitato at- torno al Sole. Si tenga presente che all’epoca della scoperta non era noto alcun pianeta extrasolare, e avere indizi dell’esistenza di un disco di polveri attorno a una stella rap- presentava già un traguardo notevole. A compiere quella storica impresa fu l’Infra- red Astronomical Satellite (IRAS), che in que- gli anni andava per la maggiore, avendo già collezionato altre importanti scoperte. Nei decenni successivi, la struttura attorno a Fo- malhaut fu fatta oggetto di numerosi studi, che in aggiunta a una messe di dati produs- sero anche esaltanti immagini, prime fra tutte quelle prese dall’Hubble Space Tele- scope nell’ottobre 2004 e nel luglio 2006, che oltre a formidabili dettagli di quello che ormai appariva chiaramente come un disco, evidenziavano anche un probabile pianeta in formazione. Dalle analisi del disco effettuate con Hub- ble nel vicino infrarosso si era potuto sti- mare che la diffusione della luce stellare era piuttosto contenuta e che per rendere conto di quanto osservato i grani costi- tuenti il disco dovevano avere dimensioni superiori ai 50 micron. Negli ultimi anni sono state svolte altre ri- cerche sul disco di Fomalhaut, con il preci- puo intento di verificare la presenza del pianeta, mai accertata del tutto. E giun- giamo così al lavoro più recente, pubblicato lo scorso aprile su Astronomy & Astrophy- sics , a firma di Bram Acke (Università di Leu- ven, Belgio), Michiel Min (Università di Utrecht e Amsterdam, Olanda) e vari loro collaboratori. Il gruppo ha puntato su Fo- malhaut l’Herschel Space Observatory, ot- tenendo una serie di immagini molto bril- lanti nel lontano infrarosso a 70, 160, 250, 350 e 500 micron, lunghezze d’onda alle quali l’apporto luminoso della stella non è deleterio al punto da dover utilizzare un co- I n questa suggestiva rappresentazione del di- sco di polveri che si sviluppa attorno a Fomal- haut, vediamo in primo piano il pianeta che in più occasioni è stato tirato in causa per giustifi- care la struttura del disco stesso. In realtà l’esi- stenza del pianeta, il cui periodo orbitale sareb- be di 872 anni, è ancora da confermare definiti- vamente. [ESA, NASA and L. Calçada (ESO)

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