l'Astrofilo giugno 2012

TERRA ASTROFILO l’ nuta anche in tempi più recenti, tanto che l’even- to Chicxulub, con il suo cratere se- polto di almeno 180 km di diame- tro, scavato da un asteroide di 10-12 km di diametro, viene ora consi- derato il più rile- vante dell’ultimo mezzo miliardo di anni, l’unico re- lativamente re- cente in grado di depositare uno strato di sferule paragonabile a quelli degli eventi archeani. Il tutto rimette chiaramente in discussione il già men- zionato “modello Nizza”, che da parte sua in- terpreta però correttamente le dinamiche legate alla migrazione dei pianeti. Come si posso conciliare i due scenari? Il team di ri- cercatori del Southwest Research Institute suggerisce che quel modello sarebbe più completo se tenesse conto di un’eventuale popolazione di asteroidi, collocata fra Marte e la parte più interna della fascia principale, andata persa proprio durante l’LHB, nel corso del quale avrebbe rappresentato la princi- pale sorgente di impattatori. Bottke e colle- ghi hanno calcolato che gli asteroidi con quella distribuzione orbitale, quindi fra 1,5 e 2 unità astronomiche dal Sole, sarebbero stati i più disturbati dal riposi- zionamento dei pianeti gi- ganti e, come dimostrano le simulazioni, alcuni di essi sa- rebbero sicuramente entrati in rotta di collisione con il si- stema Terra-Luna. Affinché un nutrito gruppo di asteroidi possa essere disperso è necessario che le loro orbite siano in risonanza con quelle dei pianeti e in tal caso solo pochi oggetti riescono a resi- stere alle destabilizzanti tra- zioni gravitazionali. Se le cose stanno esattamente come le ultime ricerche sembrano indi- care, tutto ciò che resta della popolazione che alimentò l’LBH sarebbero gli asteroidi della famiglia di (434) Hungaria, in risonanza 3:2 conMarte e 9:2 con Giove. Sono tutti piuttosto piccoli, tanto che lo stesso Hun- garia raggiunge a malapena i 20 km di dia- metro, ma come abbiamo visto sono proprio oggetti di quelle dimensioni che hanno co- sparso di sferule il nostro pianeta. L ’evento Chicxu- lub, che si veri- ficò in mare, dove attualmente c’è la penisola dello Yu- catan, fu gererato da un asteroide di 10-12 km di dia- metro che impat- tò a 22 km/s. Nei mesi successivi il cielo si oscurò su tutto il pianeta, creando un’atmo- sfera simile a quel- la qui a fianco rappresentata. Il cratere che si ge- nerò aveva due bordi concentrici, come quelli visi- bili nella ricostru- zione qui sotto. n

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