l'Astrofilo giugno 2012

COSMOLOGIA ASTROFILO l’ L ’IceCube Lab riemerge dal- l’oscuro e gelido inverno del Polo Sud. Nonostante le sue rilevanti dimensioni, è un’inezia rispetto al volume dell’in- tero osservatorio, come si può faci- lemente apprez- zare nello schema precedente. [Na- tional Science Foundation /Mel MacMahon] Pete Redl (University of Maryland), hanno tentato di mettere in relazione circa 300 GRB apparsi fra l’aprile 2008 e il maggio 2010 (quando erano attive da 40 a 59 file di sensori) con interazioni neutriniche al- l’interno di IceCube, senza però trovare alcun riscontro, con l’unica eccezione poco significativa di un segnale registrato 30 se- condi dopo l’evento GRB 091026A, quasi certamente attribuibile a particelle pro- dotte da un raggio cosmico entrato in at- mosfera sopra l’Antartide, come sembra dimostrare l’analisi dei dati raccolti in quell’occasione tramite IceTop, un com- plesso di 344 sensori collocati in superficie, al di sopra di IceCube. (Proprio per evitare questo tipo di “rumore”, i ricercatori ave- vano selezionato GRB apparsi nel cielo bo- reale, così da usare la Terra come schermo contro i raggi cosmici.) La totale assenza di eventi riconducibili alla produzione di particelle altamente energe- tiche all’interno di GRB può significare che la produzione di neutrini non è efficiente come vorrebbero i modelli, e ciò probabil- mente perché la densità dei protoni è infe- riore alle aspettative e quindi sono molte meno del previsto le interazioni fra protoni e raggi gamma. Più semplicemente, i GRB potrebbero non essere gli ambienti in cui si formano i raggi cosmici ad altissima energia, ma da qualunque parte la si guardi, questa situazione mette in crisi gli attuali modelli. Il limite di risoluzione di IceCube suggeri- sce che se i GBR sono comunque sorgenti di neutrini, il fatto di non averli rilevati significa che il loro flusso è inferiore di almeno un fattore 3,7 rispetto alle previ- sioni teoriche, e ciò implica che esistono certamente altre sorgenti cosmiche, proba- bilmente i SMBH, che riempiono la lacuna. Questo non risolve certo il problema, anzi, lo allarga, ed ecco che il fatto di non aver osservato proprio nulla si trasforma in una scoperta importante. n

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