l'Astrofilo giugno 2012

COSMOLOGIA ASTROFILO l’ bole radiazione luminosa, di colore blua- stro, chiamata luce Cherenkov, che si ge- nera quando i neutrini (ma non solo quelli) interagiscono con i nuclei degli atomi che costituiscono la glaciale struttura di Ice- Cube. Essendo quel ghiaccio particolar- mente trasparente, ciò facilita il compito dei sensori e quello dei ricercatori; infatti la trasparenza permette ai sensori di ve- dere più lontano, e quando più d’uno cap- tano il segnale è possibile definire la direzione di arrivo del neutrino intera- gente e quindi associarlo a una determi- nata sorgente celeste. Sebbene molto poco interagenti con la materia (ogni istante siamo tutti attraver- sati da miliardi di neutrini senza che vi sia alcuna conseguenza), le dimensioni di Ice- Cube sono pur sempre ragguardevoli e già nei primi anni di parziale operatività, quando solo alcune decine di file di sen- sori erano state calate nei tunnel, erano state registrate diverse migliaia di intera- zioni fra neutrini e ghiaccio, nessuna però attribuibile a eventi cosmici altamente energetici. È in questo filone di ricerca che si colloca il lavoro apparso su Nature , di cui si diceva all’inizio. I numerosi scienziati coinvolti, fra i quali sono da citare il principal inve- stigator Francis Halzen con Nathan White- horn (University of Wisconsin, Madison) e U no schema dell’osservatorio neutrinico IceCube che dà una chiara idea delle sue gigantesche dimensioni e della sua straordinaria profondità. È emblematico il raf- fronto con la Torre Eiffel. [Univer- sity of Wisconsin-Madison]

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