l'Astrofilo settembre-ottobre 2024
SETTEMBRE-OTTOBRE 2024 enormi dimensioni dei dischi, circa 100 volte la distanza tra la Terra e il Sole. Un altro coautore, Martijn L. van Gelder, ha fornito risorse per ela- borare i dati raccolti da MIRI, rive- lando la composizione chimica dei getti. Barsony aggiunge: “Se non fosse per MIRI, non sapremmo nem- meno che questi getti esistono, il che è incredibile” . Le osservazioni ad alta risoluzione di ALMA dei dischi che circondano le due stelle hanno rivelato la struttura dei dischi stessi, come spiega Bar- sony: “Qualcuno che guarda questi dati di ALMA senza sapere dei getti gemelli penserebbe a un grande bor- do sul disco con un buco centrale, in- vece che a due bordi sui dischi e due getti. È piuttosto notevole” . Un’altra cosa notevole di questa sco- perta è che avrebbe potuto non rea- lizzarsi. Lo scienziato del JPL Michael Ressler spiega: “Gran parte della ri- cerca sulle protostelle binarie si con- centra su alcune regioni vicine di formazione stellare. Mi era stato as- segnato un po’ di tempo di osserva- zione con Webb e ho scelto di divi- derlo in alcuni piccoli progetti. Per un progetto, ho deciso di studiare le binarie nella regione di formazione stellare di Perseo. Tuttavia, avevo studiato WL20, che si trova in Rho Ophiuchus Region, nella parte quasi opposta del cielo, per quasi 30 anni e ho pensato, ‘perché non intrufo- larla? Non avrò mai un’altra possibi- lità, anche se non si adatta perfet- tamente alle altre’. Abbiamo avuto un imprevisto molto fortunato con ciò che abbiamo trovato; i risultati sono sbalorditivi” . Combinando i dati multi-lunghezza d’onda di ALMA e Webb, queste nuove sco- perte fanno luce sui complessi pro- cessi coinvolti nella formazione di più sistemi stellari. Gli astronomi hanno in programma di utilizzare le future capacità ag- giornate di ALMA, come il Wide- band Sensitivity Upgrade, per con- tinuare a svelare i misteri che circon- dano la nascita di stelle e sistemi pla- netari. P agina precedente: gli astronomi non potevano credere alla loro fortuna quando le osservazioni su più lunghezze d’onda radio e infrarosse di ALMA e Webb hanno rivelato dischi gemelli e getti che eruttavano da una coppia di giovani stelle in WL20. [U.S. NSF/ NSF NRAO/B. Saxton.; NASA/JPL-Caltech/Har- vard-Smithsonian CfA] Sopra: queste forme dai colori vivaci rappresentano i dati astronomici raccolti da ALMA e da Webb. Sulla sinistra, un’immagine com- posita sovrappone i dati di ALMA e Webb, rivelando i dischi e i getti paralleli che fluiscono dalla coppia di stelle binarie in WL20. La ripartizione dei dati separati di ALMA e Webb che rappresentano varie composizioni chimiche è mostrata sulla destra. [U.S. NSF/NSF/ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/NASA/JPL/JWST/B. Saxton] ta l’astronoma Mary Barsony. “Co- nosciamo il sistema stellare WL20 da molto tempo, ma ciò che ha attirato la nostra attenzione è che una delle stelle del sistema sembrava molto più giovane dell’altra. Usando in- sieme MIRI e ALMA, abbiamo effet- tivamente visto che questa ‘una’ stella era composta da ‘due’ stelle una accanto all’altra. Un disco cir- condava ciascuna di queste stelle e ogni disco emetteva getti paralleli all’altro.” ALMA ha individuato i dischi, mentre MIRI ha trovato i getti. Il coautore Valentin J.M. Le Gouellec di NASA- ARC ha recuperato e ridotto i dati d’archivio di ALMA per rivelare la composizione dei dischi. Allo stesso tempo, Lukasz Tychoniec, dell’Osser- vatorio di Leida, ha fornito immagini ad alta risoluzione che mostrano le ASTROFILO l’ !
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