l'Astrofilo settembre-ottobre 2024
38 ASTRO PUBLISHING per soddisfare e spesso superare i requisiti molto esigenti dell’ELT. L’ec- cezionale qualità dei grezzi è stata mantenuta durante tutta la produ- zione in serie di oltre 230 tonnella- te di questo materiale super perfor- mante. L’ESO è quindi molto grato alla professionalità dei team quali- ficati di SCHOTT, il nostro partner di fiducia.” Thomas Werner, Project Lead ELT presso SCHOTT, afferma: “Tutto il nostro team è entusiasta di conclu- dere quello che è stato il più grande ordine singolo di ZERODUR ® nella storia della nostra azienda. Per que- sto progetto, abbiamo concluso con successo la produzione in serie di centinaia di substrati specchianti ZE- RODUR ® , quando solitamente ope- riamo su un unico pezzo. È stato un onore per tutti noi svolgere un ruo- lo nel plasmare il futuro dell’astro- nomia” . Una volta fusi, tutti i segmenti se- guono un viaggio internazionale in più fasi. Dopo una lenta sequenza di raffreddamento e trattamento ter- mico, la superficie di ciascun pezzo grezzo viene modellata mediante una rettifica ultraprecisa presso SCHOTT. I pezzi grezzi vengono poi trasportati alla società francese Sa- fran Reosc, dove ciascuno di essi viene tagliato a forma esagonale e lucidato con una precisione di 10 nanometri su tutta la superficie ot- by ESO − Anna Wolter T roppo grande per essere rea- lizzato con un unico pezzo di vetro, M1 sarà composto da 798 segmenti esagonali, ciascuno spesso circa cinque centimetri e lar- go 1,5 metri, che lavoreranno in- sieme per raccogliere decine di mi- lioni di volte più luce dell’occhio u- mano. Sono stati prodotti altri 133 segmenti per facilitare la manuten- zione e il rivestimento dei segmenti una volta che il telescopio sarà ope- rativo. L’ESO ha inoltre procurato 18 segmenti di riserva, portando il nu- mero totale a 949. I pezzi grezzi di M1, pezzi sagomati di materiale che vengono successi- vamente lucidati per diventare i segmenti dello specchio, sono rea- lizzati in ZERODUR ® , un materiale vetroceramico a bassa espansione sviluppato da SCHOTT e ottimizzato per le escursioni termiche estreme del sito dell’ELT nel deserto di Ata- cama. Questa azienda ha anche pro- dotto i pezzi grezzi di altri tre spec- chi di ELT – M2, M3 e M4 – presso i propri stabilimenti a Magonza, in Germania. “Ciò che l’ESO ha ordinato a SCHOTT è molto più che un semplice ZERO- DUR ® ” , afferma Marc Cayrel, re- sponsabile dell’ELT Optomechanics dell’ESO. “In stretta collaborazione con l’ESO, SCHOTT ha messo a pun- to ogni singola fase della produ- zione, personalizzando il prodotto Ultimo segmento dell’ELT consegnato con successo ASTROFILO l’
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