l'Astrofilo settembre-ottobre 2023

SETTEMBRE-OTTOBRE 2023 I mmagini di dischi attorno a 19 protostelle, inclusi 4 sistemi binari, osservati con ALMA. Per un sistema binario, i dischi attorno al primario e al secondario sono presentati indipendentemente (2 a riga più a destra e 3 a riga più a sinistra). I di- schi sono presentati nell’ordine della loro sequenza evolutiva (quello nell’angolo in alto a sinistra è il più giovane, mentre quello nell’angolo in basso a destra è il più vecchio). I due dischi più vecchi mostrano deboli strutture ad anello. Per ogni immagine del disco viene mostrata una barra della scala di 20 au (1 au corri- sponde alla distanza tra la Terra e il Sole, che è di quasi 150 milioni di chilometri). [ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), N. Ohashi et al.] dischi protoplanetari. È stato anche scoperto che la polvere (i mattoni dei pianeti) in molti dischi non si de- posita nel piano mediano del disco; si trova invece più in alto, sopra il pia- no mediano del disco, facendo ap- parire i dischi più spessi nella dire- zione verticale. Nei dischi più evolu- ti, al contrario, la polvere si deposita nel piano mediano, facendoli appa- rire molto più sottili. “Non ci aspet- tavamo di vedere differenze così nette tra i dischi attorno alle proto- stelle e i dischi più evoluti” , afferma Ohashi. John Tobin, Co-PI del pro- gramma presso il National Radio Astronomical Observatory (USA), ag- giunge: “I nostri risultati suggeri- scono che i dischi attorno alle proto- stelle non sono del tutto pronti per la formazione dei pianeti. Crediamo che l’effettiva formazione di un si- stema planetario progredisca rapi- damente da 100000 anni fino a 1000000 di anni dopo l’inizio della formazione stellare” . Jes Jørgensen, l’altro Co-PI del programma, presso il Niels Bohr Institute dell’Università di Copenhagen (Danimarca), sottoli- nea l’importanza della cooperazione internazionale nella pianificazione e attuazione di un programma così am- pio: “Ci sono 37 ricercatori di 15 istitu- ti di ricerca che partecipano al grup- po di ricerca internazionale che ha promosso questo studio. Circa la metà di loro sono dottorandi o gio- vani ricercatori che hanno recente- mente conseguito il dottorato di ricerca. Questa ricerca offre a molti giovani ricercatori l’opportunità di partecipare a programmi internazio- nali su larga scala e si può affermare che questo programma svolge un ruolo importante nel favorire la ri- cerca e le collaborazioni future” . ! ASTROFILO l’

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