l'Astrofilo settembre-ottobre 2023
44 SETTEMBRE-OTTOBRE 2023 ASTRO PUBLISHING di andare in una delle tante dire- zioni diverse per reagire con altre molecole. A causa di questa pro- prietà, gli scienziati sospettano che il CH 3 + costituisca una pietra miliare della chimica organica interstellare. Le capacità uniche di Webb ne han- no fatto l’osservatorio ideale per la ricerca di questa molecola cruciale. L’eccezionale risoluzione spaziale e spettrale di Webb, così come la sua sensibilità, hanno contribuito al suc- cesso del team. In particolare, il rile- vamento da parte di Webb di una serie di linee di emissione chiave da Webb rileva una molecola di carbonio cruciale by NASA/ESA/CSA Bethany Downer Christine Pulliam U n team internazionale di a- stronomi ha utilizzato il tele- scopio spaziale James Webb per rilevare per la prima volta un nuovo composto di carbonio nello spazio. Conosciuto come metil ca- tione (CH 3 + ), la molecola è importan- te perché aiuta la formazione di mo- lecole più complesse a base di carbo- nio. Il metil catione è stato rilevato in un giovane sistema stellare con un disco protoplanetario, noto come d203-506, che si trova a circa 1350 anni luce di distanza, nella Nebulosa di Orione. I composti del carbonio costituisco- no le basi di tutta la vita conosciuta e come tali sono particolarmente in- teressanti per gli scienziati che lavo- rano per capire sia come si è svilup- pata la vita sulla Terra, sia come po- trebbe potenzialmente svilupparsi altrove nel nostro universo. Lo stu- dio della chimica organica interstel- lare (contenente carbonio), che Webb sta aprendo in modi nuovi, è un’area di grande fascino per molti astronomi. Si teorizza che il CH 3 + sia particolarmente importante perché reagisce prontamente con un’ampia gamma di altre molecole. Di conse- guenza, agisce come una “stazione ferroviaria” in cui una molecola può rimanere per un certo tempo prima I l pannello di destra mostra una parte della Nebulosa di Orione nota come Barra di Orione. È una regione in cui la luce ultravioletta energetica prove- niente dall’ammasso del trapezio, situato nell’angolo in alto a sinistra, inte- ragisce con dense nubi molecolari. L’energia della radiazione stellare sta lentamente erodendo la struttura e questo ha un profondo effetto sulle mo- lecole e sulla chimica nei dischi protoplanetari che si sono formati intorno alle stelle appena nate qui. L’immagine più grande, sulla sinistra, proviene dallo strumento NIRCam (Near-Infrared Camera) di Webb. In alto a destra, il telescopio è focalizzato su un’area più piccola utilizzando il MIRI (Mid-Infra- red Instrument) di Webb. In queste immagini sono stati utilizzati un totale di diciotto filtri su entrambi gli strumenti MIRI e NIRCam, coprendo una gamma di lunghezze d’onda da 1,4 micron nel vicino infrarosso a 25,5 micron nel medio infrarosso. Al centro dell’area MIRI c’è un giovane sistema stellare con un disco di formazione planetaria chiamato d203-506. Il riquadro in basso a destra mostra un’immagine combinata NIRCam e MIRI di questo giovane si- stema. La sua forma allungata è dovuta alla pressione della forte radiazione ultravioletta che lo colpisce. Qui, un team internazionale di astronomi ha ri- levato per la prima volta una nuova molecola di carbonio nota come metil catione. [ESA/Webb, NASA, CSA, M. Zamani (ESA/Webb), PDRs4ALL ERS Team] CH 3 + ha consolidato la scoper- ta. “Questo rilevamento non solo conferma l’incredibile sen- sibilità di Webb, ma ribadisce anche l’importanza centrale postulata del CH 3 + nella chi- mica interstellare” , ha affer- mato Marie-Aline Martin-Dru- mel, dell’Università di Parigi- Saclay, in Francia, membro del team scientifico. Sebbene la stella in d203-506 sia una piccola nana rossa, il si- stema è bombardato da una forte luce ultravioletta prove- ASTROFILO l’
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