l'Astrofilo settembre-ottobre 2023
41 SETTEMBRE-OTTOBRE 2023 e ha iniziato a liberarsi dei suoi strati esterni. Il materiale stellare espulso è defluito nell’area circostante, for- mando una magnifica struttura di gas e polvere che riflette la luce della stella centrale. Studi dettagliati della Toby Jug in luce infrarossa hanno rivelato che il biossido di silicio (silice) è il compo- sto più probabile che riflette la luce di HR3126. Gli astronomi teorizzano che strutture bipolari simili a quelle osservate nella Toby Jug siano il ri- sultato di interazioni tra la gigante rossa centrale e una stella compa- gna binaria. Precedenti osservazioni, tuttavia, non hanno trovato alcuna compa- gna per HR3126. Nondimeno, gli astronomi hanno osservato un disco di materiale estremamente compat- to attorno alla stella centrale. Questa scoperta suggerisce che una ex com- pagna binaria è stata probabilmente frantumata nel disco, il che potrebbe aver innescato la formazione della nebulosa circostante. Fra circa cin- que miliardi di anni, quando il no- stro Sole avrà esaurito la sua scorta di idrogeno, anch’esso diventerà una gigante rossa e alla fine evol- verà in una nebulosa planetaria. In un futuro molto lontano, tutto ciò che rimarrà del nostro sistema solare sarà una nebulosa vibrante come la Toby Jug, con il Sole che si raffredda lentamente al centro. L’immagine è stata elaborata dal team Communication, Education & Engagement di NOIRLab nell’ambito del NOIRLab Legacy Imaging Pro- gram. Le osservazioni sono state ef- fettuate con Gemini South sul Cerro Pachón, in Cile, utilizzando uno dei due Gemini Multi-Object Spectro- graphs (GMOS). Sebbene gli spet- trografi siano progettati per suddi- videre la luce in varie lunghezze d’onda per lo studio, i GMOS hanno anche potenti capacità di imaging, come dimostrato da questa vista ec- cezionale della Toby Jug. U na coppia fluttuante di anelli quasi simmetrici di polvere e gas segna l’agonia di un’antica gigante rossa, come mostrato da Gemini South, metà dell’Osserva- torio Internazionale Gemini, gestito dal NOIRLab della NSF. La struttura risultante, che si dice assomigli a una brocca inglese vecchio stile, è una rara nebulosa a rifles- sione bipolare. Lo scenario suggerisce che questo oggetto si sia formato dalle inte- razioni fra la gigante rossa morente e una stella compagna ormai distrutta. L’immagine è stata ottenuta dal team Communication, Education & Engagement di NOIRLab nell’ambito del NOIRLab Legacy Imaging Program. [T.A. Rector (University of Alaska Anchorage/NSF’s NOIRLab), J. Miller (Gemini Observatory/NSF’s NOIRLab), M. Rodriguez (Gemini Observatory/NSF’s NOIRLab), M. Zamani (NSF’s NOIRLab)] sione originale. Sebbene HR3126 sia considerevolmente più giovane del nostro Sole (appena 50 milioni di anni, contro i 4,6 miliardi di anni del Sole) è cinque volte più massiccia. Ciò le ha permesso di bruciare la sua ri- serva di idrogeno e diventare una gi- gante rossa molto più velocemente del Sole. Quando HR3126 si è gon- fiata, la sua atmosfera si è espansa ASTROFILO l’ !
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