l'Astrofilo settembre-ottobre 2023

29 SETTEMBRE-OTTOBRE 2023 ASTRO PUBLISHING L ’acqua è essenziale per la vita così come la conosciamo. Tutta- via, gli scienziati discutono su come abbia raggiunto la Terra e se gli stessi processi possano irrigare eso- pianeti rocciosi in orbita attorno a stelle lontane. Nuove conoscenze po- trebbero arrivare dal sistema plane- tario PDS 70, situato a 370 anni luce di distanza. La stella ospita sia un disco interno sia un disco esterno di gas e polvere, separati da un gap di 8 miliardi di chilometri, e all’interno di quel gap sappiamo esistere due pianeti giganti gassosi. Nuove misurazioni del MIRI (Mid-In- frared Instrument) del James Webb Space Telescope hanno rilevato il vapore acqueo nel disco interno del sistema, a distanze inferiori a 160 milioni di chilometri dalla stella, la re- gione in cui i pianeti rocciosi potreb- bero formarsi. Questa è la prima ri- levazione di acqua nella regione “terrestre” di un disco già noto per ospitare due o più protopianeti. “Abbiamo visto l’acqua in altri dischi, ma non così vicino e in un sistema in cui i pianeti si stanno attualmente as- semblando. Non potevamo compiere questo tipo di misurazioni prima di Webb” , ha affermato l’autrice princi- pale Giulia Perotti del Max Planck In- stitute for Astronomy (MPIA) di Heidelberg, in Germania. “Questa scoperta è estremamente eccitante, poiché sonda la regione in cui tipi- camente si formano pianeti rocciosi simili alla Terra” , ha aggiunto il diret- tore dell’MPIA Thomas Henning, co- autore dell’articolo. Henning è co- principal investigator di MIRI e del programma MINDS (MIRI Mid-Infra- red Disk Survey) che ha raccolto i dati. PDS 70 è una stella di tipo K, più fredda del nostro Sole, e si stima che ASTROFILO l’ Q uesto concept artistico ritrae la stella PDS 70 e il suo disco protoplanetario in- terno. Nuove misurazioni del telescopio spaziale James Webb hanno rilevato il vapore acqueo a distanze inferiori a 160 milioni di km dalla stella, la regione in cui potrebbero formarsi pianeti rocciosi. Questo è il primo rilevamento di acqua nella regione “terrestre” di un disco già noto per ospitare due o più protopianeti, uno dei quali è mostrato in alto a destra. [NASA, ESA, CSA, Joseph Olmsted (STScI)] abbia 5,4 milioni di anni. È relativa- mente vecchia in termini di stelle con dischi che formano pianeti, il che ha reso sorprendente la scoperta del va- pore acqueo. Nel corso del tempo, il contenuto di gas e polvere dei dischi che formano i pianeti diminuisce. O la radiazione e i venti della stella centrale espello- no tale materiale, oppure la polvere si trasforma in oggetti più grandi che alla fine formano pianeti. Poiché gli studi precedenti non sono riusciti a ri- levare l’acqua nelle regioni centrali di dischi di età simile, si sospettava che potesse non sopravvivere alla dura radiazione stellare, portando a un ambiente secco per la formazione di eventuali pianeti rocciosi. Gli astro- nomi non hanno ancora rilevato la formazione di pianeti nel disco in- terno di PDS 70; tuttavia, vedono le materie prime per costruire mondi

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