l'Astrofilo settembre-ottobre 2023

fermato che uno di questi candidati, HD 169142 b, è in effetti un gigantesco protopiane- ta di taglia gioviana. La scoperta, emersa da una nuova analisi dei dati d’archivio di AL- MA, potrebbe rendere più facile per gli scien- ziati rilevare, confer- mare e infine carat- terizzare i protopianeti che si formano attorno a giovani stelle. “Quando abbiamo os- servato HD 169142 e il suo disco a lunghezze d’onda submillimetri- che, abbiamo identifi- cato diverse firme chi- miche convincenti di questo protopianeta gi- gante gassoso recente- mente confermato” , ha affermato Charles Law, astronomo del Center for Astrophysics | Har- vard & Smithsonian e autore principale del nuovo studio. “Ora ab- biamo la conferma che possiamo usare le fir- me chimiche per capire quali tipi di pianeti po- trebbero formarsi nei dischi attorno alle gio- vani stelle.” Il team si è concentrato sul sistema HD 169142 perché riteneva che la presenza del protopia- neta gigante HD 169142 b potesse es- sere accompagnata da tracce chimiche rileva- bili, e avevano ragione. Il team di Law ha rilevato monossido di carbo- nio (sia 12 CO sia il suo isotopologo 13 CO) e monossido di zolfo (SO), che erano già stati rilevati in precedenza e si pensava fossero associati a pro- 17 SETTEMBRE-OTTOBRE 2023 ASTRO PUBLISHING che viene visto quasi frontalmente. Diversi candidati protopianeti sono stati identificati nell’ultimo decen- nio, e all’inizio di quest’anno gli scienziati dell’Università di Liegi e della Monash University hanno con- topianeti in altri dischi. Ma per la prima volta, il team ha rilevato an- che il monosolfuro di silicio (SiS). Questa è stata una sorpresa perché, affinché l’emissione di SiS sia rileva- bile da ALMA, i silicati devono esse- re rilasciati da granelli di polvere in massicce onde d’urto causate dal gas che viaggia ad alta velocità, un com- portamento tipicamente derivante da deflussi guidati da protopianeti giganti. “SiS era una molecola che non avevamo mai visto prima in un disco protoplanetario, figuriamoci nelle vicinanze di un protopianeta gigante” , ha detto Law. “Il rileva- mento dell’emissione di SiS è evi- dente perché questo protopianeta produce potenti onde d’urto nel gas circostante.” Con questo nuovo approccio chimico per rilevare i giovani protopianeti, gli scienziati potrebbero aprire una nuova finestra sull’universo e appro- fondire la loro comprensione degli esopianeti. I protopianeti, in partico- lare quelli che sono ancora incorpo- rati nei loro dischi circumstellari, co- me nel sistema HD 169142, fornisco- no una connessione diretta con la po- polazione di esopianeti conosciuta. “C’è un’enorme diversità fra gli eso- pianeti e utilizzando le firme chimi- che osservate con ALMA possiamo capire come i diversi protopianeti si sviluppano nel tempo e alla fine col- legano le loro proprietà a quelle dei sistemi esoplanetari” , ha affermato Law. “Oltre a fornire un nuovo stru- mento per la caccia ai pianeti con ALMA, questa scoperta apre un sacco di chimica eccitante che non abbiamo mai visto prima. Conti- nuando a esaminare più dischi at- torno alle giovani stelle, troveremo inevitabilmente altre molecole inte- ressanti ma impreviste, proprio co- me SiS. Scoperte come questa sugge- riscono che stiamo solo grattando la superficie della vera diversità chi- mica associata alle ambientazioni protoplanetarie.” ASTROFILO l’ S ituata nella costellazione del Sa- gittario, la giovane stella HD 169142 ospita un protopianeta gi- gante incorporato nel suo disco protoplanetario polveroso e ricco di gas. Questa illustrazione mostra il pianeta di taglia gioviana che inte- ragisce con il gas molecolare vicino, riscaldandolo e guidando i deflussi osservati in diverse linee di emis- sione, comprese quelle di molecole che tracciano lo shock, come SO e SiS, e il 12 CO e 13 CO comunemente visti. (Non in scala) [(ESO/NAOJ/ NRAO), M. Weiss (NRAO/AUI/NSF)] !

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