l'Astrofilo settembre-ottobre 2021
8 ASTRO PUBLISHING più o meno grandi come il nostro, mentre questi ultimi sembrano mol- to più rari nei sistemi stellari binari. I risultati ottenuti dal team di Lester hanno dunque confermato quelli del team di Horch: un imprecisato ma non trascurabile numero di “Terre” si nasconderebbe nei sistemi stellari binari. Ecco come Lester ha commentato questa conclusione: “Poiché circa il 50% delle stelle si trova in sistemi binari, potremmo perdere la scoperta e la possibilità di studiare molti pianeti simili alla Terra. Gli astronomi devono sape- re se una stella è singola o binaria prima di affermare che non esistono piccoli pianeti in quel sistema. Se è singola, allora potremmo dire che non esistono piccoli pianeti, ma se l’ospite è binaria, non sapremmo se un piccolo pianeta è nascosto dalla stella compagna o non esiste af- fatto. Avremmo bisogno di più os- servazioni con una tecnica diversa U n singolo frame speckle di 60 msec (in alto a sinistra), la somma inte- grata di 1000 frame speckle (in alto a de- stra), lo spet- tro di potenza di Fourier (in basso a sini- stra) e l’imma- gine ricostrui- ta con diffra- zione limitata risultante (in basso a de- stra). Adat- tato da Scott e Howell (2018). [Gemi- niFocus, 2019] G emini South sulla vetta del Cerro Pachón in Cile (a sinistra) e Gemini North sulla vetta del Mau- nakea alle Hawaii (a destra). [Gemini/NSF/AURA] planetari sono mediamente sepa- rate di circa 40 UA. Ciò non significa necessariamente che sotto le 100 UA di separazione non possano for- marsi pianeti di taglia terrestre, ma che semplicemente non riusciamo a osservarli (sotto forma di transiti sul disco) proprio perché, come già ac- cennato in precedenza, il sommarsi della luce delle due stelle affievoli- sce eccessivamente l’oscuramento dovuto ai transiti. Non a caso, at- torno a stelle singole TESS ha tro- vato sia pianeti giganti sia pianeti
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