l'Astrofilo settembre-ottobre 2021

7 SETTEMBRE-OTTOBRE 2021 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ M odellino del dispositivo di speckle imaging “Zorro” usato dal team di Lester. Uno specchio pickoff devia la luce proveniente dallo spec- chio terziario, reindirizzandola in Zorro. All’interno di Zorro, la luce viene suddivisa da un dicroico in canali rosso e blu verso le rispettive teleca- mere dotate di CCD moltiplicatori di elettroni. [Dr. Nic Scott/NASA Ames] I l macchinista della NASA Emmett Quigley al lavoro in Cile su una parte del di- spositivo per speckle imaging, con il Dr. Steve Howell sullo sfondo. [NASA] maria (o viceversa), sottraendo ma- teriale alla formazione dei pianeti. In un secondo tempo, l’ingombrante presenza può favorire la migrazione dei pianeti giganti ed eventual- mente disperdere quelli più piccoli. Complessivamente, ci si poteva at- tendere di trovare meno stelle com- pagne a distanze inferiori a 100 UA attorno a stelle dotate di un sistema planetario, rispetto a coppie senza pianeti. E così è stato. Il team di Le- ster ha scoperto che 73 stelle del campione esaminato con i telescopi Gemini e 18 osservate con WIYN so- no sistemi binari. Dopo aver identi- ficato e caratterizzato le 92 coppie, i ricercatori hanno potuto confer- mare che la separazione media fra le componenti è di circa 100 UA, men- tre le stelle binarie prive di sistemi glia terrestre di quanti fino a quel momento scoperti. In anni più recenti, questo filone di ricerca ha registrato diversi altri con- tributi da parte di vari team, fra i quali quello più recente e significa- tivo porta la firma di Kathryn Lester (NASA Ames Research Center) e di alcuni suoi collaboratori. Questo team ha impiegato la speckle ima- ging con entrambi i telescopi Gemini (North e South) e con il WIYN per studiare oltre 500 stelle candidate ospiti di pianeti, già osservate dal te- lescopio spaziale TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite). Le osser- vazioni al suolo dei ricercatori hanno raggiunto risoluzioni angolari com- prese fra 20 millesimi di secondo d’arco e 1,2 secondi d’arco, corri- spondenti a risoluzioni spaziali com- prese fra poco meno di 10 e circa 500 UA, un range ben più diversifi- cato di quello di studi precedenti. Ciò ha premesso di valutare l’influ- enza che può avere una stella com- pagna nella formazione, evoluzione e sopravvivenza dei pianeti. Studi teorici avevano suggerito che una compagna può stravolgere il di- sco protoplanetario della stella pri-

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