l'Astrofilo settembre-ottobre 2021

42 SETTEMBRE-OTTOBRE 2021 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ rosso e radio), in mo- do che ciascuna ban- da di lunghezze d’on- da riveli parti distinte delle galassie osser- vate. “La loro combi- nazione ci consente di sondare le varie fa- si della nascita stel- lare (dalla formazio- ne delle incubatrici stellari all’inizio della formazione stellare stessa e alla distru- zione finale dei vivai da parte delle stelle appena nate) in mo- do più dettagliato di quanto sia possibile con osservazioni indi- viduali” , ha aggiunto Francesco Belfiore, dell’INAF-Arcetri di Firenze e membro dell’equipe PHANGS. “PHANGS rappresenta la prima volta in cui siamo stati in grado di mettere insieme una veduta così completa, N GC 1087 è una galassia a spirale situata a circa 80 milioni di anni luce dalla Ter- ra, nella costellazione della Balena. Strumentazione e caratteristiche tecniche dell’immagine uguali a quelle di NGC 4303. [ESO/ALMA(ESO/NAOJ/NRAO)/PHANGS] N GC 1300 è una ga- lassia a spirale, con al centro una barra di stelle e gas, si- tuata a circa 61 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione del- l'Eridano. Strumenta- zione e caratteristiche tecniche dell’immagine uguali a quelle di NGC 4303. [ESO/ALMA(ESO/ NAOJ/NRAO)/PHANGS] ottenendo immagini sufficientemen- te nitide da vedere le singole nubi di gas, stelle e nebulose che contribui- scono alla formazione stellare.” Il lavoro svolto dal pro- getto PHANGS sarà ul- teriormente affinato dai prossimi telescopi e strumenti, come il James Webb Space Telescope della NASA. I dati ottenuti in questo modo getteranno ulte- riori basi per le osservazioni con il futuro Extremely Large Telescope (ELT) dell’ESO, che entrerà in fun- zione verso la fine di questo decen- nio e consentirà uno sguardo ancora più dettagliato sulle strutture dei vivai stellari. “Per quanto sorprendente ci appaia PHANGS, la risoluzione delle mappe che produciamo è appena suffi- ciente per identificare e separare le singole nubi di formazione stellare, ma non abbastanza per vedere in dettaglio cosa sta succedendo al loro interno” , ha sottolineato Eva Schin- nerer, responsabile di un gruppo di ricerca presso il Max Planck Institute for Astronomy, in Germania, e inve- stigatore principale del progetto PHANGS, nell’ambito del quale sono state condotte le nuove osserva- zioni. “Nuovi sforzi osservativi da parte del nostro e di altri gruppi stanno spingendo il confine in que- sta direzione: abbiamo decenni di scoperte entusiasmanti davanti a noi.” !

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