l'Astrofilo settembre-ottobre 2021

25 SETTEMBRE-OTTOBRE 2021 ASTRO PUBLISHING gonfiano all’interno della stella. L’equipe ha concluso che, qualche tempo prima della “Grande Attenuazio- ne”, la stella aveva espulso una grande bolla di gas che si è quindi allontanata. Quando una zona della su- perficie si è raffreddata ap- pena dopo, quella dimi- nuzione di temperatura è stata sufficiente per far condensare il gas in polve- re solida. “Abbiamo assistito diretta- mente alla formazione del- la cosiddetta polvere di stelle” , aggiunge Montar- gès, il cui studio fornisce la prova che la formazione di polvere può avvenire molto rapidamente e molto vicino alla superficie di una stella. “La polvere espulsa dalle stelle fredde evolute, come l’espulsione a cui abbiamo appena assistito, po- trebbe continuare fino a diventare uno dei mattoni costitutivi dei pianeti terrestri e della vita” , dice Emily Can- non, di KU Leuven, anch’essa coin- volta nello studio. Invece del semplice risul- tato di un’esplosione pol- verosa, sono state propo- ste online alcune specula- zioni sul fatto che che il calo di luminosità di Betel- geuse potesse segnalare la sua imminente morte in una spettacolare esplosio- ne di supernova. Non si sono osservate su- pernove nella nostra ga- lassia fin dal XVII secolo, quindi gli astronomi o- dierni non sanno esatta- mente che cosa aspettarsi da una stella che si prepari a un simile evento. Tutta- via, questa nuova ricerca conferma che la “Grande Attenuazione” di Betel- geuse non è stata un se- rompe questa illusione” . L’equipe ha utilizzato lo strumento Spectro-Polari- metric High-contrast Exo- planet REsearch (SPHERE) installato sul VLT dell’ESO per visualizzare diretta- mente la superficie di Be- telgeuse, insieme con i dati dello strumento GRAVITY installato sull’Interferome- tro del VLT (VLTI) dell’ESO, per monitorare la stella du- rante l’oscuramento. I telescopi, situati presso l’Osservatorio dell’ESO al Paranal nel deserto di Ata- cama in Cile, sono stati uno “strumento diagnostico vi- tale per scoprire la causa di questo evento di attenuazione” , ha affer- mato Cannon. “Abbiamo potuto os- servare la stella non come un singolo punto di luce, abbiamo potuto risol- vere i dettagli della sua superficie e monitorarla durante l’evento” , ag- giunge Montargès. Montargès e Cannon sono impazienti di sapere che cosa porterà il futuro dell’astronomia, in partico- lare che cosa porterà nel loro studio su Betelgeuse, una stella supergigante rossa, l’Extremely Large Te- lescope (ELT) dell’ESO. “Con la capacità di rag- giungere risoluzioni spa- ziali senza precedenti, l’ELT ci consentirà di visualizzare direttamente Betelgeuse con dettagli notevoli” , ha concluso Cannon. “Espan- derà anche in modo signi- ficativo il campione di su- pergiganti rosse per le qua- li possiamo ottenere imma- gini dirette della superfi- cie con buona risoluzione, aiutandoci ulteriormente a svelare i misteri della pro- duzione dei venti in queste stelle massicce.” ASTROFILO l’ Q uesta animazione combina quattro immagini reali della stella supergigante rossa Betelgeuse, prese con lo stru- mento SPHERE durante l’oscuramento senza precedenti della stella. [ESO/M. Montargès et al./L. Calçada] A nimazione artistica che mostra una vista ravvicinata della superficie irregolare di Betelgeuse (con le sue gigantesche bolle di gas dinamiche) e le stelle lontane che punteggiano lo sfondo. Mentre la “fotocamera virtuale” ruota da destra a sini- stra vediamo, da diversi punti di osservazione, un ciuffo polve- roso, che si è condensato dal gas rilasciato dalla stella, oscurare la regione meridionale di Betelgeuse. [ESO/L. Calçada] gnale precursore del drammatico destino finale della stella. Assistere al calo di luminosità di una stella così nota è stato emozionante sia per gli astronomi professionisti che per quelli dilettanti, come ben riassume Cannon: “Guardando le stelle di notte, questi minuscoli punti di luce scintillanti sembrano perpetui. Il calo di luminosità di Betelgeuse !

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