l'Astrofilo settembre-ottobre 2020

7 SETTEMBRE-OTTOBRE 2020 EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ stella, in una popolare opera del 1923, intitolata “Hutchin- son’s Splendor of the Hea- vens”, fu inserita una curiosa illustrazione. Essa mostra un giovane di 14 anni mentre spara un proiettile con un fu- cile; alle sue spalle c’è un vec- chio di 70 anni che sta per essere colpi-to dal medesimo proiettile. Il giovane e il vec- chio sono la stessa persona. Il proiettile ha impiegato 56 anni per girare attorno a Be- telgeuse e tornare al punto di partenza. Oggi sappiamo che quel paradossale suicidio non poteva compiersi, perché Be- telgeuse è molto più grande di quanto calcolato da Mi- chelson e Pease: la stella è in- fatti all’incirca grande quanto l’orbita di Giove, sebbene il diametro non sia tuttora co- nosciuto con precisione. Ciò è dovuto al fatto che dopo un secolo di misurazioni la di- stanza di quella stella è an- cora molto incerta. Di Betelgeuse sappiamo per certo che è una supergigante rossa (più arancione che ros- sa), giunta quasi al termine della sua esistenza, che si con- cluderà con l’esplosione di una supernova di tipo II (core collapse). Nel moderno si- stema di classificazione delle stelle, sviluppato a partire dagli ‘30 da William Morgan e Philip Keenan, Betelgeuse oscilla fra le classi spettrali M1 e M2Ia-Iab, tradendo la sua natura di stella variabile. Questa variabilità è nota sin dall’antichità ed è causata dai tumultuosi rimescolamenti degli strati esterni, che avven- gono con periodi semirego- lari, comportamento tipico di D iagramma vir- tuale di Her- tzsprung-Russell che evidenzia la posizione di Be- telgeuse rispetto ad altre stelle di riferimento. Sotto, una curiosa illu- strazione inserita nell’”Hutchinson’s Splendour of the Heavens” che en- fatizza le straor- dinarie dimensio- ni di Betelgeuse.

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