l'Astrofilo settembre-ottobre 2020

SETTEMBRE-OTTOBRE 2020 ASTROFILO l’ menti impiegati nei vari progetti SETI han- no puntato i loro target solo per periodi compresi fra meno di un minuto e meno di un’ora al giorno. È vero che anche periodi così brevi potrebbero bastare per registrare un segnale ripetuto continuamente, ma sol- tanto se vengono soddisfatte due condi- zioni essenziali: (1) ET vuole comunicare con noi; (2) puntiamo la stella giusta. Anche volendo essere ottimisti con la prima condizione, il vero problema è la seconda. Ben poche persone si rendono veramente conto di quante stelle ci sono nella nostra galassia, e non aiuta molto dire che sono al- cune centinaia di miliardi. Può però aiutare sapere che se nella Via Lattea esistessero 1000 civiltà tecnologiche (un numero forse sproporzionato, visto che le stime più pru- denti vanno da una a poche decine), per ri- cevere un messaggio ripetuto continua- mente da una di esse dovremmo puntare mediamente da 100 a 400 milioni di stelle. Ad oggi, tutti i progetti SETI hanno puntato complessivamente poche migliaia di stelle. Pertanto, non meravigliamoci se nulla di in- teressante è stato finora trovato e se gli enti governativi preferiscono desti- nare il denaro dei contribuenti alle missioni su Marte ed Europa. Tralasciando tutte le problematiche connesse a SETI, supponiamo di avere una fortuna sfacciata e di cap- tare un vero segnale alieno. Dopo quanto detto, è molto probabile che sia destinato proprio a noi e che a inviarlo sia stata una civiltà relati- vamente vicina e sicuramente più evoluta della nostra, dal momento che noi non siamo in grado di fare altrettanto. Come ci comportiamo? Quali ragionamenti avrà fatto ET prima di inviarlo? Dobbiamo rispon- dere? Che conseguenze può avere la nostra risposta? ! I l video in basso presenta la Eu- ropa Clipper mis- sion della NASA verso Europa, il satellite di Giove che ospita un oce- ano al di sotto della superficie ghiacciata. Nelle acque di quell’o- ceano potrebbe esistere la vita. [NASA/JPL-Caltech]