l'Astrofilo settembre-ottobre 2020

4 EVOLUZIONE STELLARE L’alfa della costellazione di Orione è forse la supergigante rossa più vicina alla Terra e una delle stelle variabili più osservate e studiate della storia. Eppure continua a riser- varci sorprese e a nasconderci alcune sue proprietà che sarebbero fondamentali per capire come evolvono quelle stelle morenti, il cui diametro più arrivare a superare il mi- liardo di chilometri, prima di esplodere come supernovae. Betelgeuse, 100 anni di incertezze di Michele Ferrara ASTROFILO l’ SETTEMBRE-OTTOBRE 2020 E sattamente 100 anni fa, in questi mesi, il fisico Albert Abraham Michelson e l’astronomo Francis Gladheim Pease stavano allestendo, in cima al telescopio Hooker dell’Osservatorio di Monte Wilson, un esperimento di interferometria che il 13 dicembre 1920 portò alla prima misurazione del diametro angolare di Betelgeuse. Fino a quel giorno, l’unica stella della quale si cono- scevano le dimensioni reali era il Sole, per- ché sia il suo diametro angolare sia la sua distanza erano calcolabili con relativa faci- lità. Tutte le altre stelle apparivano punti- formi anche nei telescopi più potenti, e seb- bene di molte fosse nota la distanza, era im- possibile determinare il diametro fisico. L ’inconfondibile costellazione di Orione sorge sopra il Swedish- ESO Submillime- ter Telescope, all’Osservatorio di La Silla. [Y. Be- letsky (LCO)/ESO]

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