l'Astrofilo settembre-ottobre 2020

38 SETTEMBRE-OTTOBRE 2020 ASTROBIOLOGIA ASTROFILO l’ supposti essenziali: per quante forme possa assumere la vita nell’universo, non può che essere il risultato degli stessi principi fisici e chimici, così come qualunque tecnologia in uso presso qualunque civiltà. Ciò comporta che i ricercatori possono sfruttare quanto imparato sulla Terra per immaginare che cosa può essere accaduto altrove. Tuttavia, focalizzare la ricerca di tecnomarcatori su pannelli solari e inquinanti atmosferici non sembra essere una strategia vincente. È vero che, per ogni sistema planeta- rio, la propria stella è il più potente generatore di ener- gia, e che imbrigliare quel- l’energia con impianti foto- voltaici è una possibilità inte- ressante. Nondimeno, la no- stra stessa esperienza di ter- restri ci insegna che quella via non appare risolutiva, e che esistono alternative più per- formanti, come la fusione nu- cleare e la combustione del- l’idrogeno. Una civiltà più e- voluta della nostra potrebbe aver ottimizzato la raccolta dell’energia stellare, dissemi- nando la superficie planeta- ria di pannelli solari, ma po- trebbe anche aver optato per soluzioni più efficienti e me- no ingombranti. Nemmeno l’idea di ricercare inquinanti at- mosferici gode di grandi consensi, perché sarebbe auspicabile che una qualunque ci- viltà, raggiunta una certa maturità, smetta di inquinare l’aria che respira. Siamo tutti con Frank quando dichiara che: “Il nostro compito è quello di dire: questa banda di lunghezze d’onda è dove potresti vedere alcuni tipi di inquinanti, mentre que- st’altra banda di lunghezze d’onda è dove potresti vedere la luce solare riflessa dai L ’Extreme Light Infrastructure for Nuclear Phy- sics (ELI-NP) è at- tualmente il laser più potente del mondo: può ge- nerare impulsi di luce con una po- tenza fino a 10 petawatts e man- tenerli per alcune ore. Nonostante le sue straordina- rie prestazioni, siamo ancora lon- tanissimi dal po- ter utilizzare le tecniche laser per comunicare con civiltà aliene. Al massimo, pos- siamo usarle per comunicare con i satelliti, come nell’illustrazione qui sotto. [Thales, NASA-JPL]

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