l'Astrofilo settembre-ottobre 2020

17 SETTEMBRE-OTTOBRE 2020 EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ R appresenta- zione grafica di quanto osser- vato dal team di Dupree e descrit- to in questo arti- colo. [NASA, ESA, and E. Wheatley (STScI)] ! i venti stellari hanno disperso la polvere, la luminosità di Betelgeuse è tornata sui valori tipici. Ora bisognerà capire come conciliare i risultati del team di Dupree con quelli del team di Dharmawardena, tutti supportati da valide argomentazioni, ma con alla base scenari antitetici. Forse per dirimere la questione saranno utili le ultimissime (quando scriviamo) notizie sulle variazioni luminose della stella, seguite dallo spazio dal Solar and Terrestrial Rela- tions Observatory (STEREO) della NASA. Os- servazioni compiute tra la fine di giugno e l’inizio di agosto per cinque giorni separati dimostrano che Betelgeuse si stava nuova- mente indebolendo, un comportamento inatteso a così breve distanza dal minimo precedente. Non resta che attendere il ri- torno della stella nei cieli notturni per ten- tare di capire qualcosa in più. Alla luce di quanto visto fin qui, sembra molto improbabile che Betelgeuse sia nel- l’imminenza di esplodere come supernova, sebbene gli astronomi ritengano che ciò pos-sa accadere entro i prossimi 100000 anni. Vedere esplodere Betelgeuse sarebbe un evento grandioso, ma perderemmo per sem- pre la familiare silhouette di una delle costellazioni più belle di tutto cielo. appare pulsare. Questo ciclo è infatti conti- nuato normalmente durante la caduta di luce nel visibile, come ha dimostrato un altro membro del team, Klaus Strassmeier (Leibniz-Institut für Astrophysik Potsdam, AIP, Germania). Costui ha utilizzato l’osser- vatorio robotico STELLA (da STELLar Acti- vity), delle Isole Canarie, per misurare la velocità verticale del gas a livello fotosfe- rico durante il ciclo di pulsazione. Betel- geuse si stava espandendo mentre la bolla di plasma risaliva attraverso la cella convet- tiva, e quindi i due processi possono essere correlati. La pulsazione stellare può aver contribuito a spingere il plasma verso l’alta atmosfera. Dupree ha stimato che nel corso di questo straordinario evento, durato tre mesi, Betelgeuse ha perso il doppio del ma- teriale che mediamente perde dall’emisfero meridionale, una quantità che è 30 milioni di volte più grande di quella persa dal Sole nel medesimo tempo. Questa interpretazione è consistente con le osservazioni ultraviolette di Hubble del feb- braio di quest’anno, che hanno mostrato un ritorno alla normalità a quelle lunghezze d’onda, mentre nel visibile la polvere ren- deva sempre più debole la luce della stella. Solo quando la pressione della radiazione e

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