l'Astrofilo settembre-ottobre 2020

16 SETTEMBRE-OTTOBRE 2020 EVOLUZIONE STELLARE ra e i movimenti del plasma che interessano gli strati atmosferici sovrastanti la fotosfera. Si tratta di strati talmente caldi (oltre 11000 gradi Celsius) da emettere luce essenzial- mente nell’ultravioletto, dove Hubble riesce ad arrivare. Le osservazioni spettroscopiche del plasma in movimento nell’atmosfera di Betelgeuse, iniziate nel gennaio 2019 e con- tinuate nei mesi successivi, hanno ripropo- sto con evidenze piuttosto convincenti lo scenario dell’interposizione di materiale re- lativamente freddo. Tra il settembre e il novembre 2019, il team di Dupree ha registrato, nell’emisfero meri- dionale della stella, l’evoluzione dinamica di un’immensa bolla di plasma, che è risalita dalla fotosfera attraverso gli strati più densi dell’atmosfera. Lungo il suo percorso, il plasma si è raffreddato sempre più, fino a formare delle polveri che, bloccando la luce emessa da circa un quarto della fotosfera visibile, sareb- bero state poi responsabili del profondo minimo os- servato. Ecco come Du- pree racconta il feno- meno: “Con Hubble ab- biamo visto il materiale lasciare la superficie visi- bile della stella e spo- starsi attraverso l’atmo- sfera, prima che si for- masse la polvere che ha causato l’oscuramento della stella. Abbiamo po- tuto vedere l’effetto di una regione densa e calda nella parte sud-est della stella in movimento verso l’esterno. Questo materiale era da due a quattro volte più luminoso della normale lumino- sità della stella. E poi, circa un mese dopo, l’emisfero meridionale di Betelgeuse si è oscurato vistosa- mente, man mano che la stella diven- tava più debole. Pensiamo sia possibile che una nube scura sia risultata dal deflusso ri- levato da Hubble. Solo Hubble ci fornisce la prova di ciò che ha portato all’oscura- mento.” Per seguire l’evoluzione della bolla ASTROFILO l’ L o scenario emerso dalle osservazioni del team di Dupree, rappresentato utilizzando un’im- magine di Betel- geuse presa a fine 2019 con lo strumento SPHERE dell’ESO. [ESO, ESA/Hubble, M. Kornmesser] di plasma, i ricercatori hanno usato come tracciante il magnesio ionizzato una volta, che ha permesso di stimare in oltre 300000 km/h la velocità di risalita del materiale. Il plasma ha attraversato l’atmosfera per molti milioni di chilometri, prima di rag- giungere la temperatura utile alla forma- zione dei grani di polvere. Non è chiaro quale processo abbia prodotto quella bolla di plasma, ma secondo Dupree il suo svi- luppo è stato agevolato dai moti convettivi legati al ciclo di 420 giorni col quale la stella

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