l'Astrofilo settembre-ottobre 2020

15 SETTEMBRE-OTTOBRE 2020 EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ sovrapposizione dei minimi dei tre cicli co- nosciuti (100-180 giorni, 420 giorni, 5-6 anni); l’interposizione di grandi quantità di polveri e gas recente- mente espulsi dalla stella; la formazione di una gigantesca re- gione oscura sulla fo- tosfera, qualcosa di simile alle macchie so- lari. Inizialmente, l’ipotesi più condivisa è stata quella del materiale interposto, anche perché in dicembre il team di Kervella aveva ottenuto una nuova immagine nel medio in- frarosso con VISIR, che rivelava chiaramente la presenza di nubi relativamente fredde, composte verosimil- mente da silicati e ossido di alluminio, oltre che da gas. Tra marzo e maggio, la curva di luce di Be- telgeuse è risalita verso valori normali. Ciò poteva essere interpretato con la dissolu- zione del materiale interposto, ma ancora una volta la realtà era un’altra. A fine giu- gno, uno studio coordinato da Thavisha Dharmawardena (Max Planck Institute for R appresenta- zione grafica di Betelgeuse, sulla base delle conoscenze ac- quisite negli ul- timi decenni. [MPIA graphics department] Q uesta è la prima imma- gine ultravioletta di Betelgeuse rea- lizzata con il tele- scopio spaziale Hubble. È visibile un’enorme mac- chia calda, centi- naia di volte più grande del Sole, la cui tempera- tura supera di al- meno 2000 Kelvin la temperatura della superficie circostante. [An- drea Dupree (Har- vard-Smithsonian CfA), Ronald Gilli- land (STScI), NASA and ESA] Astronomy, Heidelberg) su diverse osserva- zioni di Betelgeuse fatte con l’Atacama Pa- thfinder Experiment telescope (APEX) dell’ESO, ha definitivamente avvalorato lo scenario della macchia stellare. Il motivo è piuttosto semplice. APEX osserva a lun- ghezze d’onda submillimetriche, dove un aumento di produzione di polveri da parte della stella si sarebbe tradotto in un incre- mento della magnitudine; invece Betel- geuse si è affievolita anche nelle immagini di APEX, fatto che si spiega con una diminu- zione della temperatura superficiale su larga scala, ovvero con un cospicuo oscura- mento del 50-70% della fotosfera visi- bile. Problema risolto? Non esattamente. Verso metà agosto sono stati diffusi i primi risultati di uno studio trien- nale condotto su Betelgeuse con il telescopio spaziale Hubble da Andrea Dupree (Center for Astrophysics - Har- vard & Smithsonian, Cambridge) e una decina di suoi colla- boratori. Il team ha monitorato le varia- zioni di temperatu-

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