l'Astrofilo settembre-ottobre 2019

51 SETTEMBRE-OTTOBRE 2019 CRONACHE SPAZIALI ! L ’infografi- ca mostra la minima di- stanza tra l’asteroide 1999 KW 4 e la Terra (il punto più vicino al nostro pianeta raggiunto du- rante il suo passaggio). [ESO] ASTROFILO l’ astronomo del VLT coinvolto in que- ste osservazioni, racconta delle dif- ficoltà incontrate. “Durante le os- servazioni, le condizioni atmosferiche erano un po’ instabili. Inoltre, l’aste- roide era relativamente debole e si muoveva molto velocemente nel cielo, rendendo le osservazioni parti- colarmente difficili e provocando di- verse volte l’arresto del sistema AO. È stato bello vedere che il nostro du- ro lavoro è stato ripagato, nonostan- te le difficoltà!” Mentre 1999 KW 4 non costituisce un pericolo per l’impatto, ha una sor- prendente somiglianza con un altro sistema binario di asteroidi chiamato Didymos, che invece potrebbe rap- presentare una minaccia per la Terra, in un futuro lontano. Didymos e il suo compagno, chiamato “Didymoon”, sono l’obiettivo di un futuro esperimento pioneristico di di- fesa planetaria. La navicella spaziale DART della NASA andrà a colpire Didymoon nel tentativo di cambiar- ne l’orbita attorno al compagno più grande, in una verifica della fattibili- tà di questa strategia di deviare gli asteroidi. Dopo l’impatto, la missione Hera dell’ESA esaminerà gli asteroidi Didymos nel 2026 per raccogliere in- formazioni chiave, tra cui la massa di Didymoon, le sue proprietà superficiali e la forma del cratere prodotto da DART. Il successo di tali missioni di- pende dalla collaborazione tra le organizzazioni, e il monitoraggio degli oggetti NEO è uno degli obiettivi principali della collabora- zione tra ESO ed ESA. Que- sto sforzo cooperativo è in funzione fin dal primo rile- vamento di successo di un NEO potenzialmente peri- coloso, all’inizio del 2014. “Siamo felici di avere un ruolo nel mantenere la Terra al sicuro dagli asteroidi” , ha dichiarato Xavier Barcons, Direttore Generale dell’ESO. “Oltre all’impiego delle sofisticate funzionalità del VLT, stiamo lavo- rando con l’ESA per creare prototipi per una rete di grandi dimensioni che consenta il rilevamento, il tracciamen- to e la caratterizzazione a un livello superiore degli asteroidi.” SPHERE ha raccolto dati per aiutare gli astronomi a caratterizzare il dop- pio asteroide. In particolare, è ora possibile misurare se il satellite più piccolo ha la stessa composizione di quello più grande. “Questi dati, com- binati con tutti quelli ottenuti con altri telescopi nella campagna IAWN, saranno essenziali per valutare effi- caci strategie di deflessione nel caso in cui un asteroide venga trovato in rotta di collisione con la Terra” , ha spiegato l’astro- nomo dell’ESO Olivier Hai- naut. “Nel peggiore dei casi, questa conoscenza è anche essenziale per prevedere co- me un asteroide potrebbe in- teragire con l’atmosfera e la superficie terrestre, permet- tendoci di mitigare i danni in caso di collisione.” “Il doppio asteroide sfrec- ciava vicino alla Terra a più di 70000 km/h, rendendo molto ardua l’osservazione con il VLT” , ha commentato Diego Parraguez che, alla guida del telescopio, ha dovuto met- tere in gioco tutta la propria espe- rienza per acchiappare il rapido aste- roide e catturarlo con SPHERE. Bin Yang, astronomo al VLT, ha di- chiarato: “Quando abbiamo visto il satellite nelle immagini corrette con l’AO, eravamo veramente entusiasti. In quel momento, sentivamo che tut- ta la fatica, tutti gli sforzi erano valsi la pena.” Mathias Jones, un altro Q uesto video mostra i due componenti dell’asteroide doppio 1999 KW 4 ruzzolare nello spazio durante il passaggio ravvicinato con la Terra. [ESO/M. Kornmesser]

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