l'Astrofilo settembre-ottobre 2019
43 SETTEMBRE-OTTOBRE 2019 ASTRONAUTICA ASTROFILO l’ L e supernovae, come quella raffigurata qui sotto, sono le principali sorgenti della radiazione galattica che entra nel nostro sistema solare e colpisce direttamente le navicelle spaziali che viaggiano oltre la magneto- sfera. [ESO/M. Kornmesser] Tutte queste incongruenze e varie altre considerazioni di carattere ambientale con- feriscono incertezza ai risultati degli studi di radiobiologia spaziale, e li rendono solo parzialmente utilizzabili per estrapolazioni e previsioni sui rischi clinici degli astronauti. Ciò non è incoraggiante, poiché i rischi per la salute associati all’esposizione alla radia- zione spaziale diverranno ancora più rile- vanti quando le future missioni con equi- paggio richiederanno trasferimenti ben oltre l’orbita bassa terrestre, e al di fuori della protezione della nostra magneto- sfera. Finora solo 27 astronauti hanno su- perato questi limiti durante il programma Apollo, e lo hanno fatto solo per pochi gior- ni, un campione statisticamente insufficien- te a fornire informazioni significative sugli effetti della radiazione spaziale sul corpo umano. Altri circa 530 astronauti hanno operato in orbita bassa terrestre, dove solo le permanenze più lunghe e ripetute pos- sono essere considerate rischiose (sono 50 gli astronauti che hanno superato i 330 giorni di permanenza sulle stazioni spa- ziali). Nonostante la protezione offerta dalla magnetosfera, un astronauta in orbita accumula circa 200 volte più radiazione di un pilota di linea o di un infermiere del re- parto radiologia. In una missione su Marte, un astronauta sarebbe sottoposto a una dose di radiazione 700 volte più elevata di
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