l'Astrofilo settembre-ottobre 2019

35 SETTEMBRE-OTTOBRE 2019 CRONACHE SPAZIALI tuale. La banda di osservazione, del- l’infrarosso vicino fino a quello ter- mico è significativa in quanto corri- sponde al calore emesso da un can- didato pianeta e consente quindi agli astronomi di determinare se la tem- peratura del pianeta permette la pre- senza di acqua liquida. Alfa Centauri è il sistema stellare più vicino al nostro sistema solare, a 4,37 anni luce (circa 40 mila miliardi di chi- lometri) di distanza. Consiste di due stelle simili al Sole, Alfa Centauri A e ASTROFILO l’ Q uesta stupenda immagine del VLT è colo- rata dal tramonto e riflessa nell’acqua sulla piattaforma. Anche se il maltempo non è apprezzato dagli astronomi di Cerro Paranal, perché impedisce l’uso dei telescopi, ci lascia vedere l’ammiraglia della flotta dell’ESO sotto una nuova luce. [A. Ghizzi Panizza/ESO] B, oltre alla stella nana rossa, Pro- xima Centauri. La conoscenza attua- le dei sistemi planetari di Alfa Cen- tauri è scarsa. Nel 2016, una squadra che utilizzava gli strumenti dell’ESO ha scoperto un pianeta simile alla Terra in orbita attorno a Proxima Centauri. Ma Alfa Centauri A e B ri- mangono sconosciuti; non è chiaro quanto questi sistemi stellari siano stabili per pianeti simili alla Terra, e il modo più promettente per stabi- lire se ci sono pianeti intorno a que- ste stelle vicine è proprio tentare di osservarli. Produrre immagini di tali pianeti, tuttavia, è una grande sfida dal punto di vista tecnico, dal mo- mento che la luce stellare riflessa è di solito miliardi di volte più debole della luce che ci arriva direttamente dalle stelle madri; risolvere un pic- colo pianeta vicino alla sua stella a una distanza di diversi anni luce è stato paragonato a individuare una falena che vola intorno a un lam- pione a decine di chilometri di di-

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