l'Astrofilo settembre-ottobre 2019

SETTEMBRE-OTTOBRE 2019 CORPI MINORI esplodendo a un’altezza compresa fra 5 e 10 km dal suolo. L’esplosione ha devastato oltre 2000 km 2 di superficie, abbattendo fino a 80 milioni di alberi. Non sono stati trovati frammenti sicuramente asso- ciabili all’asteroide. Sebbene non sia mai stato indivi- duato un cratere inequivocabil- mente attribuibile all’impatto al suolo di un asteroide, studi di una decina di anni fa avevano proposto il lago Cheko, sito 8 km a nord del- l’epicentro, come probabile luogo di caduta di un frammento secondario. Questo lago, lungo mezzo chilome- tro e largo circa 300 metri, sembra non essere esistito prima del 1908. La conoscenza approssimativa dei parametri fisici dell’asteroide non ha V edute satel- litari della vasta area inte- ressata dal tran- sito e dall’esplo- sione finale del- l’asteroide di Tun- guska. Vanavara, a N-N-W del lago Baikal, era già nel 1908 il centro abitato più vicino all’epicentro. [Google Maps] Le spedizioni sono poi riprese nel anni ‘50 e si sono succedute numerose fino ai nostri anni e ancora ne vengono organizzate. Dai pionieristici studi di Kulik, il quadro d’in- sieme ha subito alcuni significativi aggior- namenti. L’oggetto esploso in volo doveva essere un piccolo asteroide roccioso (anche se l’ipotesi del nucleo cometario non è an- cora definitivamente tramontata), con un diametro iniziale compreso fra 30 e 60 me- tri, che viaggiava ad almeno 15 km/s e che ha prodotto un’energia pari a 5-20 megaton

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=