l'Astrofilo settembre-ottobre 2019

ASTROFILO l’ I microbarografi della Royal Meteorological Society avevano registrato brusche variazioni della pressione atmosferica alle prime luci del giorno. Osservazioni simili furono fatte a Jena e Potsdam, in Germania, ma anche a Washington, dove apparivano meno in- tense di quelle europee. Ben più marcate erano in- vece le poche registrazioni asiatiche. Particolarmente interessanti risultarono le misura- zioni di Potsdam, che rivelarono sia onde dirette, re- gistrate la mattina del 30 giugno, sia onde di ritorno, registrate la mattina dell’1 luglio. Misurazioni simili furono fatte da stazioni osservative di Cambridge e Petersfield, Inghilterra, grazie alle quali fu possibile stabilire che l’onda di pressione era transitata a una velocità di poco superiore ai 300 metri al secondo, del tutto paragonabile a quella prodotta nel 1883 dall’esplosione del vulcano Krakatoa. Più a est, a Kansk, in Siberia (circa 500 km a nord della Mongolia), una stazione osservativa aveva re- gistrato violente oscillazioni sismografiche e baro- grafiche, delle quali aveva informato la Commissione Centrale Sismica di San Pietroburgo. La Commissione, però, ritenne insensata la segnala- zione, dal momento che la Siberia non era conside-

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