l'Astrofilo settembre-ottobre 2019

11 ASTROBIOLOGIA venuto evidente. Potendo analizzare con uno spettrometro l’atmosfera terrestre da un pia- neta lontano, si noterebbe un’anomala ab- bondanza di ossigeno e metano, rispetto a quanto previsto dai modelli atmosferici di pia- neti come il nostro, in sistemi come il nostro. Sebbene altalenante, il disequilibrio si sta pro- traendo da abbastanza tempo da essere teo- ricamente rilevabile da qualunque punto della Galassia e anche oltre. Come dire che, se là fuori, da qualche parte, c’è qualcuno che dispone di una tecnologia adeguata, saprà già che sul nostro pianeta esistono forme di vita. Dicevano più sopra che in assenza di un continuo rifornimento di ossigeno e metano, la contemporanea presenza rivelatrice delle due molecole verrebbe presto a mancare: il Sole, con l’aiuto dell’ossigeno, eliminerebbe il metano dall’atmosfera in appena una decina di anni; una nana M impiegherebbe invece un paio di secoli. Non sapendo in quali concentrazioni possono presentarsi i due biomarcatori nell’atmosfera di un altro pianeta, cercarli attorno a una stella meno efficiente del Sole nell’eliminarli potrebbe offrire maggiori chance di successo. Come abbiamo visto, le nane M non sono però la soluzione ideale. Rimangono pertanto le nane K. R appresenta- zione grafica del futuro Thirty Meter Telescope e un diagramma che mostra come fun- zionarà una nuova tecnologia svilup- pata al Caltech: un coronografo bloc- ca la luce di una stella, rendendo i suoi pianeti più facili da osservare. [NAOJ, Caltech/ IPAC-TMT] Un processo simile è illustrato nel- l’animazione della pagina preceden- te. [NASA/JPL] SETTEMBRE-OTT

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=