l'Astrofilo settembre-ottobre 2018

39 ASTROFILO l’ N ei romanzi e nei film di fantascienza viene di tanto in tanto sollevato il problema del sovrappopolamento della Terra, e la soluzione a cui tipicamente si fa ricorso è il trasferimento del surplus di popolazione verso basi e colonie spaziali, costruite in orbita terrestre o su altri corpi planetari. Nella realtà, soluzioni di que- sto tipo sarebbero tecnologicamente possibili, ma di certo non risolvereb- bero il problema. Infatti, potrebbe es- sere trasferita solo una frazione irrilevante della popolazione terre- stre: migliaia di persone se vo- gliamo essere realistici; milioni di persone se vogliamo essere visio- nari. Purtroppo, già oggi sul no- stro pianeta c’è un evidente surplus di popolazione rispetto alle risorse disponibili: fame, mi- grazioni di massa e guerre ne sono la testimonianza. Le Na- zioni Unite prevedono che nel 2050 gli umani saranno quasi 10 miliardi, il 33% in più ri- spetto a oggi. Nel 2100 le pre- visioni indicano un ottimistico 11-12 miliardi. Anche se questo inverosimile valore risultasse e- satto, ci saranno circa 4 miliardi di persone in più rispetto a oggi, ed è a dir poco improbabile che, in mancanza di risorse sufficien- ti sulla Terra, quelle persone po- tranno essere trasferite altrove. Da quasi cinquant’anni non andiamo a più di 500 km dalla superficie del no- stro pianeta, e ogni due anni ci illu- diamo che qualcuno riesca a mettere piede su Marte. Come possiamo seria- mente pensare che nei prossimi secoli ri- solveremo il problema del sovrappopo- lamento trasferendo chissà come e chissà dove una parte non irrilevante dell’uma- nità? Per numeri elevati di coloni non ba- stano ambienti extraterrestri circoscritti, SETTEMBRE-OTTOBRE 2018 PLANETOLOGIA S ullo sfondo, veduta artistica di un giovane Marte, quando il pianeta era molto simile alla Terra. [Created for the MAVEN mission by the Lunar and Planetary Institute]

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