l'Astrofilo settembre-ottobre 2018

SETTEMBRE-OTTOBRE 2018 all’esterno del nucleo di Urano. La compo- nente ghiacciata si è invece distribuita più uniformemente nella parte esterna del mantello del pianeta gigante, dove ha for- mato un guscio di ghiaccio con proprietà forse diverse da quelle del ghiaccio preesi- stente. È interessante a questo proposito ASTROFILO l’ S opra, un frame di una simula- zione del team di Kegerreis. In que- sta fase della col- lisione fra i due pianeti, Urano ha quasi completa- mente fagocitato l’intruso. Il nucleo di quest’ultimo, simile a un cordo- ne ombelicale, sta precipitando verso il nucleo di Urano. La luminosità è proporzionale al- l’energia svilup- pata. [ApJ, J. Ke- gerreis et al.] Il video a fianco mostra la dinami- ca della doppia collisione radente. [J. Kegerreis/Dur- ham University] I parametri rilevanti per l’impostazione di una si- mulazione di impatto: le posizioni x e y dell’im- pattatore, la sua velocità iniziale, vx, e le masse del bersaglio proto-Urano (t) e dell’impattatore (i). soprattutto per quanto riguarda la massa dell’impattatore, sicuramente vicina al dop- pio di quella della Terra. In aggiunta, il team di Kegerreis ha evidenziato come e dove possono essersi depositate all’interno del giovane Urano la massa e l’energia conferite dall’altro pianeta. Fra tutte le combinazioni delle variabili considerate, alcuni scenari finali rappre- sentano efficacemente ciò che riscontriamo nella realtà. Molto probabilmente la col- lisione è stata radente, con l’impattatore che è pene- trato nel mantello ghiaccia- to del giovane Urano, fram- mentandosi e sciogliendo le masse ghiacciate coinvolte nell’evento. Fino al 40% del- la componente rocciosa del proiettile è andato a depo- sitarsi disomogeneamente

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