l'Astrofilo settembre-ottobre 2018

PLANETOLOGIA 21 ASTROFILO l’ A mmettiamolo, Urano non è quasi mai un argomento di punta nella di- vulgazione dell’astronomia. Non c’è molto di entusiasmante da dire sul settimo pianeta del nostro sistema solare. Dopo il veloce flyby realizzato dalla sonda Voyager 2 il 24 gennaio 1986, che ha pro- dotto un balzo nella nostra conoscenza di Urano, solo poche altre informazioni sono state aggiunte da sporadiche osservazioni compiute con grandi telescopi al suolo e, so- prattutto, con il telescopio spaziale Hubble. SETTEMBRE-OTTOBRE 2018 Ancora oggi il profilo di Urano che pos- siamo tracciare è solo approssimativo: è un gigante ghiacciato di 50mila km di diame- tro; è poco più grande e poco meno massic- cio di Nettuno; ha probabilmente un piccolo nucleo roccioso sovrastato da un oceano denso e fluido di acqua, metano e ammo- niaca; possiede un’atmosfera dominata da idrogeno ed elio, con una piccola percen- tuale di metano che conferisce al pianeta il tipico colore azzurro-verde. A questa descri- zione sommaria mancano però i due aspetti S pettacolare fotomontaggio realizzato da Jimmy Wallebring (Örebro, Svezia), che mostra Urano, alcune grandi lune e gli anelli come visti dal- l’enorme canyon Messina Chasma che caratterizza la superficie del sa- tellite Titania.

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