l'Astrofilo settembre-ottobre 2018

16 SETTEMBRE-OTTOBRE 2018 CRONACHE SPAZIALI luto nel tasso di espansione che pos- siamo misurare oggi. Tuttavia, quelle previsioni non sembrano corrispondere alle nuove misurazioni del nostro vi- cino universo contemporaneo. “Con l’aggiunta di questi nuovi dati di Gaia e del telescopio spaziale Hub- ble, ora abbiamo una seria tensione con i dati CMB” , ha detto il membro del team di Planck e analista capo George Efstathiou, del Kavli Institute for Cosmology, a Cambridge, in In- ghilterra, non direttamente coinvolto nel nuovo lavoro. “La tensione sem- bra essere diventata un’incompatibi- lità completa tra i nostri punti di vista sull’universo precoce e tardo-tempo- rale” , ha affermato il team leader e il premio Nobel Adam Riess, dello Space Telescope Science Institute e della Johns Hopkins University di Bal- timora, Maryland. “A questo punto è chiaro che non si tratta di un sem- plice errore grossolano in una qual- siasi misura. È come se avessimo previsto l’altezza di un bambino da una tabella di crescita e poi trovato l’adulto che ha superato di tanto la previsione. Siamo molto perplessi.” Nel 2005, Riess e i membri del team SHOES (Supernova H0 per l’equa- zione di stato) decisero di misurare il tasso di espansione dell’universo con un’accuratezza senza precedenti. Negli anni seguenti, perfezionando le tecniche, il team ha ridotto l’incer- tezza della misurazione del tasso a livelli senza precedenti. Ora, con il po- tere combinato di Hubble e Gaia, l’in- certezza è ridotta a solo il 2,2 per- cento. Poiché la costante di Hubble è necessaria per stimare l’età dell’uni- verso, la risposta a lungo ricercata è uno dei numeri più importanti in co- smologia. Prende il nome dall’astro- nomo Edwin Hubble, che quasi un se- colo fa scoprì che l’universo si espan- de in modo uniforme in tutte le dire- zioni, una scoperta che diede origine alla cosmologia moderna. Le galassie sembrano allontanarsi dal- la Terra proporzionalmente alle loro distanze, il che significa che più di- stanti sono, più velocemente sembra- no allontanarsi. Questa è una conse- guenza dell’espansione dello spazio e non un valore della vera velocità spa- ziale. Misurando il valore della co- stante di Hubble nel tempo, gli astro- nomi possono costruire un’immagine della nostra evoluzione cosmica, infe- rire il trucco dell’universo e scoprire indizi sul suo destino finale. I due principali metodi di misurazione di questo numero danno risultati in- compatibili. Un metodo è diretto, co- struendo una “scala di distanza” co- smica dalle misure delle stelle nel no- stro universo locale. L’altrometodo uti- lizza il CMB per misurare la traiettoria dell’universo poco dopo il Big Bang e quindi utilizza la fisica per descrivere l’universo ed estrapolare il tasso di espansione attuale. Insieme, lemisura- zioni dovrebbero fornire un test com- pleto della nostra comprensione di base del cosiddetto “Modello Stan- dard” dell’universo. Tuttavia, i pezzi Hubble e Gaia assieme per alimentare un enigma cosmico by NASA/ESA C ombinando le osservazioni del telescopio spaziale Hubble della NASA e dell’osservatorio spaziale Gaia dell’agenzia spaziale europea (ESA), gli astronomi hanno perfezio- nato ulteriormente il valore prece- dente della costante di Hubble, il ritmo con cui l’universo si sta espandendo dal Big Bang, 13,8 miliardi di anni fa. Ma dal momento che le misurazioni sono diventate più precise, la determi- nazione della costante di Hubble da parte del team è diventata sempre più in disaccordo con le misurazioni di un altro osservatorio spaziale, la missione Planck dell’ESA, che ha un diverso valo- re previsto per la costante di Hubble. Planck ha mappato l’universo primor- diale come appariva solo 360000 anni dopo il Big Bang. L’intero cielo è im- presso con la firma del Big Bang co- dificato nellemicroonde. Planck hami- surato le dimensioni delle increspatu- re in questo “fondo cosmico a micro- onde” (CMB), prodotte da lievi irrego- larità nella palla di fuoco del Big Bang. I dettagli fini di queste increspature codificano quanta materia oscura e materia normale esiste, la traiettoria dell’universo in quel momento e altri parametri cosmologici. Tali misurazioni, ancora in fase di valu- tazione, consentono agli scienziati di prevedere in che modo l’universo pri- mitivo si sarebbe probabilmente evo- ASTROFILO l’

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