l'Astrofilo settembre-ottobre 2018

14 SETTEMBRE-OTTOBRE 2018 CRONACHE SPAZIALI I l grafico mostra l’orbita dell’oggetto interstellare `Oumuamua mentre attraversa il sistema solare: sono visibili il tra- gitto previsto e il nuovo cammino ottenuto considerando la nuova velocità misurata per `Oumuamua. `Oumuamua ha oltrepassato l’orbita di Giove all’inizio di maggio 2018 e scavalcherà l’orbita di Saturno nel gennaio 2019. Raggiungerà la distanza dell’orbita di Urano nell’agosto 2020 e quella di Nettuno alla fine di giugno 2024. Alla fine del 2025 `Oumua- mua raggiungerà il confine esterno della Fascia di Kuiper e quindi l’eliopausa (considerata il confine del sistema solare) nel novembre 2038. Nel riquadro, Marco Micheli. [ESA] Il degassamento è un comporta- mento tipico delle comete e con- traddice la classificazione preceden- te di `Oumuamua come asteroide in- terstellare. “Pensiamo che sia una cometa piccola e strana” , commenta Marco Micheli. “Possiamo vedere nei dati che la spinta sta diminuendo a mano a mano che l’oggetto si allon- tana dal Sole, anche questo è tipico delle comete.” Di solito, quando le comete ven- gono riscaldate dal Sole emettono polvere e gas, a formare una nube di materia (detta chioma) intorno alla cometa, insieme alla caratteristica coda. Il gruppo di ricerca però non ha trovato alcuna evidenza visibile di degassamento. “Non abbiamo vi- sto polvere, chioma o coda, il che è insolito” , spiega la coautrice Karen Meech dell’Università delle Hawaii, USA. Meech era a capo del gruppo che ha caratterizzato `Oumuamua alla scoperta nel 2017. “Pensiamo che `Oumuamua possa a un certo punto rilasciare grani di polvere in- solitamente grandi e ruvidi.” L’equipe ha ipotizzato che i piccoli grani di polvere che ricoprono la su- perficie della maggior parte delle comete siano stati erosi durante il viaggio di `Oumuamua nello spazio interstellare e che siano rimasti solo i grani più grandi. Una nube di que- ste particelle più grandi, anche non sarebbe sufficientemente luminosa per essere rilevata, spiegherebbe comunque la variazione inaspettata della velocità di `Oumuamua. Non solo l’ipotesi del degassamento di `Oumuamua, ma anche la sua ori- gine interstellare rimangono un mi- stero ancora non risolto. L’equipe iniziamente aveva richiesto una nuo- va osservazione di `Oumuamua per determinarne con precisione il per- corso in modo da risalire al sistema stellare di provenienza. I nuovi risul- tati implicano che sarà più compli- cato ottenere questa informazione. “La vera natura di questo nomade interestellare potrebbe rimanere un mistero” , conclude il membro del- l’equipe Olvier Hainaut, astronomo all’ESO. “Il cambiamento di velocità di `Oumuamua osservato recente- mente rende più difficile tracciare il cammino di provenienza dalla sua casa extrasolare.” ASTROFILO l’ !

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