l'Astrofilo settembre-ottobre 2018

12 SETTEMBRE-OTTOBRE 2018 CRONACHE SPAZIALI velocità è molto piccola e `Oumua- mua sta comunque rallentando an- cora a causa dell’attrazione del So- le, però non così velocemente come previsto dalla meccanica celeste. L’equipe, guidata da Marco Micheli (ESA, agenzia spaziale europea) ha esplorato diversi scenari per spie- gare la velocità superiore al previ- sto di questo insolito turista inter- stellare. La spiegazione più pro- babile è che `Oumuamua stia rila- sciando materiale dalla superficie a causa del riscaldamento solare, un comportamento detto degas- samento. La spinta del materiale espulso dovrebbe produrre l’im- pulso, piccolo ma costante, che al- lontanerà `Oumuamua dal sistema solare prima del previsto (a partire dall’1 giugno 2018 sta viaggiando a circa 114 000 chilometri all’ora). ASTROFILO l’ Q uesta rappresentazione artistica mostra il primo oggetto inter- stellare scoperto nel sistema solare, `Oumuamua. Osservazioni effettuate con il VLT (Very Large Telescope) del- l’ESO, con il telescopio spaziale Hub- ble della NASA/ESA e altri mostrano che l’oggetto sta lasciando il sistema solare più velocemente del previsto. Gli scienziati ritengono che l’evapo- razione di materiale dalla superficie, a causa del riscaldamento solare, sia responsabile di questo comporta- mento. Il degassamento viene mo- strato in questa rappresentazione artistica come una sottile nube espulsa dal lato dell’oggetto rivolto al Sole. Poichè il degassamento è un tipico comportamento da cometa, il gruppo di ricerca è convinto che la precedente classificazione di `Ou- muamua come asteroide interestel- lare vada rettificata. [ESA/Hubble, NASA, ESO, M. Kornmesser] by ESO / Anna Wolter `O umuamua, il primo corpo interstellare scoperto all’in- terno del sistema solare, è stato oggetto di un’attenta ana- lisi fin dalla sua scoperta nell’otto- bre 2017. `Oumuamua, pronunciato oh![u]-mua-mua, è stato scoperto con il telescopio Pan-STARSS all’Os- servatorio Haleakala, alle Hawaii. Il nome significa “scout” in hawaiano e riflette la natura di primo visitatore di origine interstellare a essere en- trato nel sistema solare. Le osserva- zioni originali indicavano che si tratta di un oggetto allungato e pic- colo, di colori simili a quelli di una cometa. Ora, combinando i dati del VLT (Very Large Telescope) dell’ESO e di altri osservatori, un’equipe in- ternazionale di astronomi ha trovato che l’oggetto si muove più rapida- mente del previsto. La variazione di Il VLT dell’ESO vede che `Oumuamua viene accelerato

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