l'Astrofilo settembre-ottobre 2016

52 SETTEMBRE-OTTOBRE 2016 CRONACHE SPAZIALI diale) della stella nel tempo e confer- mare che il compagno orbitante è un pianeta” , ha detto Trevor David, primo autore dello studio e post-lau- reato che lavora con la professoressa di astronomia Lynne Hillenbrand. “Per confermare la giovane età della stella sono stati usati anche spet- tri ad alta risoluzione, misure della sua temperatura e velo- cità di rotazione, escludendo la presenza di qualunque ul- teriore stella nel sistema.” Immagini ad alta risolu- zione ottenute con lo strumento NIRC2 del Keck Observatory nel 2011 e 2016 so- no state usate per conferma- re che non ci fossero altre stelle vicine (sia gravita- zionalmente legate a K2- 33, oppure di sfondo ma ca- sualmente alli- neate con essa) che potessero mi- mare il segnale di transito di un pia- neta. Rispetto ad al- tri, il nuovo pianeta scoperto è un neonato. “Con i suoi 4,5 miliardi di anni, la Terra è un pianeta di mezza età, è come un umano quaranta- cinquenne” , ha detto David. “Il pia- neta K2-33b sarebbe un bambino di poche settimane.” ASTROFILO l’ Il più giovane esopianeta completamente formato by Keck Observatory U n team di ricercatori guidato dal Caltech ha scoperto il più giovane esopianeta appena formato, utilizzando il W. M. Keck Observatory del Mauna Kea, Hawaii, e il telescopio spaziale Kepler. Il pia- neta, K2-33b, con un'età compresa fra 5 e 10 milioni di anni, è ancora nella sua infanzia. La formazione planeta- ria è un processo complesso e tumul- tuoso che resta avvolto nel mistero. Gli astronomi hanno scoperto appros- simativamente 2000 pianeti orbitanti stelle che non siano il Sole, ma sono quasi tutti di mezza età, esistenti da un miliardo di anni o più. Per gli astro- nomi, tentare di capire i cicli vitali dei sistemi planetari usando gli esempi esistenti equivale a tentare di capire come una cresce una popolazione dai bambini agli adolescenti attraverso lo studio degli adulti. I primi segnali dell'esistenza di un pianeta erano stati registrati dal te- lescopio spaziale Kepler della NASA durante la missione K2. Il telescopio aveva rilevato un affievolimento pe- riodico nella luce emessa dalla stella ospite, K2-33, che suggeriva l'esi- stenza di un pianeta orbitante. Os- servazioni del W. M. Keck Obser- vatory, alle Hawaii, avevano confer- mato che l'oscuramento era proprio causato da un pianeta; sono stati usati entrambi i telescopi Keck di 10 metri, con installati gli strumenti HIRES sul Keck I e NIRC2 sul Keck II. “HIRES è stato usato per misurare lo spostamento Doppler (velocità ra-

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=