l'Astrofilo settembre-ottobre 2016
CRONACHE SPAZIALI Q uesta immagine del disco di formazione planetaria attorno alla giovane stella V883 Orionis è stata ottenuta da ALMA in modalità a lunga base. La stella attraversa at- tualmente una fase esplosiva, che ha spinto la linea della neve d'acqua più lontano del solito, consentendone per la prima volta l'individuazione. L'anello scuro a metà strada nel disco è la linea della neve d'acqua, il punto dalla stella in cui temperatura e pressione calano abbastanza da formare ghiaccio d'acqua. [ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/L. Cieza] rionis, un improvviso aumento di temperatura e luminosità dovuto a grandi quantità di materia trasfe- rita dal disco alla stella. (Si ritiene che le stelle acquisiscano la maggior parte della loro massa durante que- sti brevi ma intensi eventi di accre- scimento.) Ciò spiega la ricollocazio- ne della sua linea della neve d'ac- qua: il disco è stato surriscaldato dall'e- splosione stellare. Il primo autore Lucas Cieza, del Protoplane- tary Disks Nucleus (MAD) e della Univer- sity Diego Portales (Santiago del Cile), spiega: “La scoperta di ALMA è stata una sorpresa per noi. Le nostre osservazioni e- rano volte a cercare la frammentazione del Q uesto video mostra una veduta tridimensionale di V883 Orionis. [ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/L. Cieza] disco che porta alla formazione dei pianeti; ma non abbiamo visto nulla di quello, al contrario abbiamo tro- vato ciò che sembra un disco a 40 UA. Questo illustra bene le doti da ‘trasformista’ di ALMA, che offre ri- sultati entusiasmanti anche se non sono quelli che stavamo cercando” . La scoperta che quel tipo di esplo- sioni può scaraventare la linea della neve d'acqua a circa 10 volte il suo tipico raggio è molto significativa per lo sviluppo di validi modelli della formazioni planetaria. Tali esplosioni sono ritenute essere uno stadio nell'evoluzione della mag- gior parte dei sistemi planetari e pertanto questa può essere la prima osservazione di un evento comune. Il quel caso, questa esperienza con ALMA potrebbe contribuire signifi- cativamente a meglio comprendere come i pianeti si formano ed evol- vono in tutto l'universo. tavia, le recenti osservazioni di ALMA mostrano che la linea della neve d'acqua in V883 Orionis è attualmente a più di 40 UA dalla stella centrale (ol- tre l'orbita di Nettuno nel no- stro sistema), facilitandone e- normemente l'individuazione. (La risoluzione di ALMA alla di- stanza di V883 Orionis è circa 12 UA, abbastanza per risolvere la linea della neve d'acqua a 40 UA in questo turbolento sistema, ma non per una tipica giovane stella.) Questa stella è solo il 30% più mas- siccia del Sole, ma la sua luminosità è 400 volte più elevata e sta attual- mente attraversando quella che è nota come esplosione di tipo FU O- ASTROFILO l’ n
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