l'Astrofilo settembre-ottobre 2016
ASTROFILO l’ perficie rocciosa. Due di essi hanno un input energetico simile a quello del nostro pianeta, potrebbero quindi essere entrambi abitabili. I periodi dei quattro pianeti sono approssi- mativamente di 5,5, 8, 15 e 24 giorni, quindi inevitabilmente brevi, data la breve distanza dalla nana rossa. Se orbitassero attorno al Sole, quei pianeti sarebbero infuocati, ma K2-72 ha un diametro che è il 40% di quello solare, il che comporta una massa, una tem- peratura superficiale e un'irradiazione pro- porzionalmente ridotte. Avendo la missione K2 incrementato di 20 volte il numero di nane rosse monitorate, è lecito attendersi la scoperta di numerosi si- stemi simili a quello di K2-72. I brevi periodi di rivoluzione e il favorevole rapporto fra i diametri dei pianeti di taglia terrestre e i dia- metri delle nane rosse, rende più agevole sorprendere i primi mentre transitano sui di- schi delle seconde. Crossfield e colleghi pre- vedono che nei 4 anni pianificati per la missione K2 il telescopio spaziale Kepler sco- prirà fra 500 e 1000 nuovi esopianeti, se sa- ranno disponibili adeguate risorse per com- piere le osservazioni di verifica dal suolo. Queste sono imprescindibili, dal momento che esistono diversi fenomeni naturali che possono mimare il transito di un pianeta da- vanti a una stella. È solo attraverso un'accu- rata analisi spettrale della luce stellare e altrettanto accurate misure fotometriche, abbinate a un imaging profondo e ad alta ri- soluzione, che si possono caratterizzare le stelle ospiti e, entro certi limiti, anche i pia- neti che orbitano attorno ad esse. D a quando i target di Ke- pler sono disposti lungo l’eclittica, le osservazioni di verifica dei candi- dati esopianeti possono essere fatte anche con i grandi telescopi dell’emisfero au- strale, come il Ge- mini South (nella foto), collocato sul Cerro Pachón, in Cile. [Gemini Ob- servatory/AURA] n
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