l'Astrofilo settembre-ottobre 2016
ASTROFILO l’ L a spruzzata di stelle blu e brillanti in alto a sinistra del centro di que- sta enorme immagine dell'ESO da 615 megapixel è il perfetto laborato- rio cosmico in cui studiare la vita e la morte delle stelle. Noto come Mes- sier 18, questo ammasso stellare aperto contiene stelle formate nello stesso momento dalla stessa nube massiccia di gas e polvere. L'imma- gine è stata ottenuta da OmegaCAM, lo strumento installato sul VST (VLT Survey Telescope) all'Osservatorio dell'ESO al Paranal in Cile. [ESO] l'una all'altra in modo debole dalla reciproca gravità, in quello che viene chiamato ammasso stellare aperto. La Via Lattea ospita circa 1000 am- massi aperti conosciuti, con una va- sta gamma di proprietà, per esem- pio dimensione e età, che forniscono agli astronomi numerosi indizi sulla formazione, evoluzione e morte del- le stelle. La principale attrattiva di questi ammassi è che tutte le stelle sono nate insieme dalla stessa nube di materia. I colori blu e bianco della popola- zione stellare di Messier 18 indicano che le stelle dell'ammasso sono molto giovani, probabilmente hanno solo 30 milioni di anni. Poichè sono tutte stelle sorelle, ogni differenza tra una stella e l'altra è da imputarsi solo alla massa e non alla distanza dalla Terra o alla composizione del materiale da cui si sono formate. Ciò rende gli ammassi molto utili nell’af- finare le teorie di formazione ed evo- luzione stellare. Gli astronomi oggi sanno che la mag- gior parte delle stelle si forma in gruppi, forgiate dalla stessa nube di gas collassata su sé stessa a causa della propria forza di gravità. La nube di gas e polvere non utilizzati (una cosiddetta nube molecolare) che avvolge le stelle neonate viene spesso spazzata via dai loro forti venti stellari, indebolendo i legami gravitazionali che le tengono unite. Con il passare del tempo le stelle so- relle meno legate tra loro, come quelle qui rappresentate, se ne vanno ciascuna per la propria strada, spinte sempre più lontano da altre stelle vicine o da nubi massicce di gas che tirano e spingono un po' di qui e un po' di là. La nostra stella, il Sole, faceva probabilmente parte di un ammasso simile a Messier 18, finchè le sue compagne sono state a poco a poco sparse nella Via Lattea. Le strisce scure che serpeggiano at- traverso l'immagine sono torbidi fila- menti di polvere cosmica che blocca la luce delle stelle più distanti. Le nubi rossastre che sembrano intrec-
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