l'Astrofilo settembre-ottobre 2015

CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ Keck Observatory. Le osservazioni sono state effettuate nel corso degli anni usando il potente spettrografo multi-oggetto DEIMOS abbinato al Keck II, che è in grado di ottenete spettri di un centinaio di ammassi globulari in una singola esposizione. DEIMOS scompone le lunghezze d'on- da visibili degli oggetti in uno spet- tro, che il team ha utilizzato per de- codificare le età degli ammassi glo- bulari, comparando la loro composi- zione chimica con la composizione dell'universo al variare del tempo. “È ormai ben noto che l'universo ha un'età di 13,7 miliardi di anni” , ha detto Jean Brodie, membro del team di ricerca. “Abbiamo stabilito che gli ammassi globulari si sono formati in media fra 1,2 e 2,2 miliardi di anni dopo il Big Bang.” “Le nostre misu- razioni di età indicano che gli am- massi globulari sono riusciti a evitare il periodo, chiamato della reionizza- zione, in cui l'universo era immerso in una radiazione ul- travioletta che li a- vrebbe distrutti” , ha detto Aaron Roma- nowsky, ricercatore associato al team. “Ora che abbiamo stimato quando si sono formati gli am- massi globulari, dob- biamo affrontare le questioni di dove e come si sono for- mati” , ha detto For- bes. La SLUGGS sur- vey si avvale di un team internazionale di astronomi, il cui obiettivo è capire la formazione e l'evo- luzione delle galas- sie e dei loro sistemi di ammassi globu- lari. Gli ammassi glo- bulari sono gruppi di circa un milione di stelle strettamente legate dalla gra- vità. Le galassie più grandi, inclusa la Via Lattea, ospitano un sistema di am- massi globulari. Benché l'universo stesso (e le galassie al suo interno) sia evoluto su tempi cosmici, gli ammassi globulari sono molto resistenti e pa- recchi di essi sono sopravvissuti intatti per oltre 10 miliardi di anni. L’età degli ammassi stellari fossili by Keck Observatory I mpiegando un nuovo metodo di datazione e il W. M. Keck Obser- vatory del Mauna Kea (Hawaii), un gruppo internazionale di astro- nomi ha stabilito che i vecchi am- massi stellari si so- no formati in due epoche distinte: la prima 12,5 miliardi di anni fa e la se- conda 11,5 miliardi di anni fa. Sebbene gli ammassi siano vecchi quasi quan- to l'universo stesso, queste misurazioni di età mostrano che gli ammassi stella- ri (nella fattispecie gli ammassi globu- lari) sono in realtà leggermente più giovani di quanto precedentemente creduto. “Ora pensiamo che gli ammassi globu- lari si siano formati contemporanea- mente alle galassie, piuttosto che sensi- bilmente prima di esse” , ha detto Duncan Forbes, della Swinburne University of Technology. La nuova stima dell'età media di quegli am- massi stellari è stata resa possibile grazie a dati ottenuti dalla SAGES Legacy Unifying Globulars and Gala- xieS (SLUGGS) survey, condotta con il telescopio di 10 metri Keck II del L a linea temporale cosmica che mostra l'universo dal Big Bang di 13,7 miliar- di di anni fa, fino ai nostri giorni. Lavorando al Keck Observatory, un gruppo internazionale di ricercatori guidato da Duncan Forber, della Swinburne Uni- versity of Technology, ha stabilito che i più vecchi ammassi stellari, noti come ammassi globulari, si sono formati in due epoche, 12,5 e 11,5 miliardi di anni fa. Si sono quindi formati contemporaneamente alle galassie e non prima di esse, come precedentemente creduto. [NASA/CXC/SAO and A. Romanowsky] n

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=