l'Astrofilo settembre-ottobre 2015

47 SETTEMBRE-OTTOBRE 2015 CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ debole nana rossa, fu molto attiva in passato. Ciò significa che l'atmosfera del pianeta evaporò più velocemente durante il suo primo miliardo di anni di esistenza. Complessivamente, sti- miamo che possa aver perso fino al 10% della sua atmosfera.” Il pianeta, chiamato Gliese 436b, è considerato essere un “Nettuno cal- do”, perché è simile a Nettuno per di- mensioni, ma molto più vicino alla sua stella Gliese 436 di quanto non sia Nettuno dal Sole. Anche se in questo caso il pianeta non corre il pericolo di vedersi strappare del tutto l'atmo- sfera (lasciando solo un solido e roc- cioso nucleo), tale comportamento potrebbe spiegare l'esistenza di su- per-Terre bollenti, che orbitano molto da vicino le loro stelle e che sono tipi- camente piùmassicce della Terra, ben- ché più piccole delle 17 masse terrestri di Nettuno. Le super-Terre bollenti possono essere i nuclei residui di pianeti più massicci che hanno completamente perso le loro spesse atmosfere gassose, attra- verso lo stesso tipo di evaporazione che Hubble ha osservato attorno a Gliese 436b. Dal momento che l'atmo- sfera della Terra blocca la maggior parte dei raggi ultravioletti, agli astro- nomi serve un telescopio spaziale con la vista ultravioletta di Hubble e con la sua squisita precisione per vedere la nube. “Non saresti in grado di ve- derla alle lunghezze d'onda visibili” , ha detto Ehrenreich. “Ma quando apri l'occhio ultravioletto di Hubble sul si- stema, è come se si trasformasse, il pianeta diventa una cosa mostruosa.” Ehrenreich e il suo team suggeriscono che una tale enorme nube di gas può esistere attorno a quel pianeta perché essa non è rapidamente surriscaldata Q uesta illustrazione artistica mostra “il colosso”, un'enorme nube di idrogeno dall'aspetto cometario che emana da un caldo pianeta di taglia nettuniana, ad appena 30 anni luce dalla Terra. È raffigurata anche la stella madre, che è una de- bole nana rossa chiamata GJ 436. L'idrogeno sta evaporando dal pianeta a causa della radiazione estrema proveniente dalla stella. Un fenomeno tanto vasto non era mai stato visto prima attorno a un esopianeta. [NASA, ESA, and G. Bacon (STScI)]

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=