l'Astrofilo settembre-ottobre 2015
PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ alcuni fattori contingenti con i quali gli astronomi devono misurarsi e che richiedono di lavorare ai limiti delle attuali capacità strumentali e di ana- lisi dei dati. Il fattore più restrittivo implica la necessità di scoprire un pianeta con un periodo orbitale di 10-11 anni e quindi di raccogliere in un lasso di tempo equiparabile o, meglio, più lungo, dati uniformi, possibilmente col medesimo stru- mento e con un'adeguata copertura temporale. Il fatto che nel loro in- sieme i pianeti extrasolari vengano monitorati da un paio di decenni non significa scoprire automatica- mente un gemello di Giove alla giu- sta distanza da un gemello del Sole. Come accennato, è necessaria anche una certa uniformità dei dati raccolti ed è indispensabile una straordinaria precisione a livello spettroscopico, requisiti che solo lo strumento HARPS (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher), connesso al telescopio Cassegrain di 3,6 metri di diametro dell'ESO, ha soddisfatto in passato e ancora continua a soddisfare nella ricerca di pianeti extrasolari. HARPS è operativo dal 2003 e per alcuni si- stemi planetari esiste dunque una docu- mentazione che almeno dal punto di vista temporale è sufficiente a svelare analoghi del sistema Sole-Giove. La peculiarità di HARPS è quella di riuscire a evidenziare spostamenti anche piccolissimi verso il blu e verso il rosso di de- terminate righe spet- trali (rispetto a posi- zioni standard misu- rate in laboratorio), in terpretabili come mo- vimenti della sorgente luminosa a velocità ti- picamente com prese fra qualche km/s e qualche centinaio di km/s. Per una stella con fotosfera unifor- me e stabile, quegli spostamenti sono lo specchio fedele del moto stellare rispetto all'osservatore, dun- que della velocità ra- S opra, lo storico telescopio Cas- segrain di 3,6 me- tri di diametro, installato all’ESO nel 1977. Questo strumento ha be- neficiato nei de- cenni di notevoli upgrades, fino allo spettrografo HARPS, grazie al quale ha scoperto e confermato nu- merosi pianeti extrasolari. A sini- stra, vediamo al piano focale del telescopio, il Fibre Adapter (di color verde), che invia ad HARPS la luce raccolta. [ESO/H.H.Heyer]
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