l'Astrofilo luglio-agosto 2014
U n primo piano del gigantesco Melipal (8,2 metri di diametro), con SPHERE ormai pronto a racco- gliere la sua prima luce. La sinergia fra le 4 unità gemelle del Very Large Telescope fa sì che esso sia lo stru- mento più potente al mondo nell’os- servazione del cielo visibile all’occhio umano. [ESO/J. Girard] Sotto, una breve animazione che svela l’interno di SPHERE. [ESO/L. Calçada/Jean-Luc Beuzit/Eric Stadler/IPAG Grenoble] fatti non di rado di vedere ri- prese di dischi stellari con pianeti in formazione, nelle quali non si capisce se determinate strutture che appaiono come grumi di luce sono reali bozzoli planetari o elementi spuri introdotti dai pro- cessi di imaging. SPHERE risol- verà quei dubbi ruotando il di- spositivo di ripresa sull'asse ot- tico fra una ripresa e la succes- siva (dello stesso soggetto), così da mettere più facilmente in evi- denza gli artefatti, i quali ruote- ranno con il dispositivo. Dopo aver passato una serie di test in Europa nel dicembre del- lo scorso anno, SPHERE è partito alla volta del Cerro Paranal, in Cile, dove si trova il comprensorio astronomico del Very Large Tele- scope. Il riassemblaggio dello stru- mento si è concluso in maggio e una volta collocato al fuoco Na- smyth di Melipal è iniziata la messa a punto finale, culminata con l’ottenimento della cosid- ASTROFILO l’ detta “prima luce” di diversi tar- get, utilizzando diverse modalità di SPHERE. Tra i soggetti sotto- posti ai test di imaging, alcune deboli compagne di stelle relati-
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