l'Astrofilo maggio 2013

GALASSIE ASTROFILO l’ fert, quindi dal nucleo molto brillante e mo- deratamente attivo, situata nella costella- zione della Vergine, a circa 47 milioni di anni luce di distanza dalla Terra. Il flusso di energia registrato da INTEGRAL era però centinaia di volte superiore a quello tipico di NGC 4845, tanto che quella galassia era sempre risultata pressoché invi- sibile alle frequenze X più dure, e mai nel- l'ultimo trentennio aveva manifestato particolare vivacità. Pochi giorni dopo la scoperta di quella inattesa sorgente, deno- minata IGR J12580+0134, i satelliti Swift e XMM-Newton permettono di confermare l'associazione fra l'evento e le regioni cen- trali della galassia spirale, cosa poi ulterior- mente confermata dal monitor MAXI a bordo dell'International Space Station. A quel punto era chiaro che nel nucleo di NGC 4845 doveva essere accaduto qualcosa di inusuale, che non poteva non aver coin- volto il grande buco nero in esso ospitato. Nikolajuk e Walter sono stati fra i primi ad occuparsi dell'insolito accadimento, pren- dendo in considerazione diverse possibili cause. La prima ad essere valutata è stata l'eventuale variazione di assorbimento della radiazione X da parte della materia pre- sente nel nucleo galattico, ovvero l'apertura (per motivi imprecisati) di uno spiraglio lungo la linea visuale. Ipotesi caduta subito, in quanto il flusso di raggi X risulta aver su- perato di un migliaio di volte il massimo in- cremento possibile in quel tipo di scenario. I due ricercatori hanno quindi preso in con- siderazione l'ipotesi di una supernova offu- scata a lunghezze d'onda maggiori. Anche questo scenario è però deficitario in fatto di energia, essendo stato IGR J12580+0134 un centinaio di volte più intenso nei raggi X di una tipica supernova, inoltre la curva di luce è declinata troppo rapidamente affinché possa essere attribuita a una supernova. L'unico meccanismo che alla fine può spie- gare un incremento di un migliaio di volte nella luminosità X di un nucleo di Seyfert è nucleo. Un loro molto locale dira- damento era stato inizialmente ipotizzato per spiegare l’evento IGR J12580+0134. Nel riquadro in alto, a una mappa fotografica sono state sovrapposte le isofote nei rag- gi X dell’evento rilevato da XMM- Newton. [Wiki- Sky, STScI-DSS]

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